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  • Haaland non vale Mbappé, è ora di finirla di paragonarli

    Haaland non vale Mbappé, è ora di finirla di paragonarli

    • Federico Zanon
    "Chi è più forte tra Haaland e Mbappè?" Nell'ultimo triennio è andata un po' così, nei discorsi da bar o da social tra tifosi e appassionati c'è sempre una parte che spalleggia per il gigante norvegese e un'altra per il talento francese del Paris Saint-Germain. Il calcio divide, da sempre, da Rivera-Mazzola a Baggio-Del Piero, fino ad arrivare al duopolio Ronaldo-Messi, gli esempi non si contano, c'è sempre qualcuno che sta dalla parte di uno o dell'altro. Un scontro alimentato da numeri e statistiche che nel calcio contano, ma fino a un certo punto. 

    E' inevitabile che sia così anche con Haaland e Mbappé, due attaccanti con caratteristiche diverse, sulla cresta dell'onda da un po' tanto da rappresentare un'era calcistica. Alert: stiamo parlando di due giocatori unici, che stanno già scrivendo la storia del calcio, due potenziali palloni d'Oro per i quali è difficile trovare aggettivi, un cyborg che trasforma in oro (quasi) tutto quello che tocca, un 10, che gioca da 9 o da 11, l'attaccante che forse va più vicino a Ronaldo il Fenomeno. Il paragone che si fa non regge, sono complementari, posso giocare insieme, magari un giorno lo faranno, ma se restiamo sul livello "devo prendere uno o l'altro", non c'è storia. 

    Oggi Mbappé ha nettamente qualcosa in più di Haaland. Lo ha dimostrato anche nel doppio confronto con il Barcellona. Non è solo una questione di gol (doppietta al Monjuic, 41 reti in 42 partite stagionali), è la capacità di lasciare il segno. Di essere un trascinatore, un leader, di fare davvero la differenza quando conta. Quello che non è ancora Haaland. Come si fa a discutere, a mettere in croce un attaccante che  nel 2023-24 ha timbrato il cartellino 31 volte in 39 partite, che con il City ha messo a segno 83 gol in 92 match, che in carriera ne vanta 215 in 275? Semplice, non lo si fa. Stiamo parlando di oro e diamanti, comunque vada si cade in piedi. Ma l'impressione è che Haaland - quando il livello si alza - sia una macchina che abbia bisogna degli impulsi giusti per accendersi. Di avere intorno una squadra che valorizzi le sue qualità. Altrimenti si inceppa, sullo schermo appare la scritta an unexpected error occurred. Mbappé è invece uno dei pochi al mondo che può vincere le partite da solo, contro qualsiasi avversario, in qualsiasi competizione. E chi lo sceglie ha sempre ragione.

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