Gundogan, classe e sostanza per il Milan
IN VENDITA - Il BVB aveva comunicato a fine aprile tramite il proprio profilo Twitter il mancato rinnovo del contratto per il classe ‘90, in scadenza nel 2016: tuttavia il rinnovo è poi arrivato, ma solo fino al 2017, più per consentire ai gialloneri di non trovarsi con l’acqua alla gola, rischiando di perdere il giocatore a zero. Il ds Zorc infatti non ha mai fatto mistero di essere disposto a cederlo, per una cifra vicina ai 25 milioni.
GOLDEN BOY – Nato a Gelsenkirchen, è cresciuto nelle giovanili dello Schalke 04, come altri due protagonisti indiscussi della “meglio gioventù” teutonica, Neuer e Ozil. Arrivato dal Norimberga nel 2011 per 6,5 milioni di euro, è stato protagonista indiscusso della "Golden Age" giallonera, con la conquista del titolo nel 2011-2012 e della finale di Champions League nel 2013, nella quale ha anche segnato in finale contro il Bayern la rete del provvisorio 1-1, resa inutile dal gol nel finale di Robben. Poi un terribile infortunio alla schiena, e il buio.
400 GIORNI DI STOP - Già, perchè la grave distorsione sul tratto cervicale della colonna vertebrale, comunemente chiamata "colpo di frusta", contraccolpo che si verifica a seguito di un evento traumatico, lo ha tenuto fuori per più di 400 giorni, facendogli saltare 88 partite e mettendone a rischio la carriera. Uno stop terribile, per un giocatore che si era anche conquistato la fiducia di Loew in nazionale, nella quale è tornato da marzo di quest'anno. Altri due stop nella sua carriera, di solo un mese, per problemi lombari e per una contusione al metatarso: il peggio sembra essere passato, da questo punto di vista.
IN CERCA DI RILANCIO - Il problema è stato più che altro quello di recuperare la forma fisica: l’assenza prolungata dal rettangolo verde ha infatti condizionato non poco Gundogan, che non è stato in grado di mantenere un peso forma ideale, ingrassando di quasi 10 kg. Già durante la scorsa stagione però il centrocampista ha dimostrato di essere sulla buona strada, riuscendo a scendere in campo per 23 volte, con 3 reti e 4 assist. Ancora lontano dagli standard della finale di Champions 2012, un trasferimento in Italia potrebbe rilanciarlo anche dal punto di vista motivazionale. Mihajlovic ci spera, perché con un Gundogan in forma si può iniziare a sognare. Occhio però alla concorrenza: Bayern Monaco e soprattutto Manchester United non sono infatti intenzionati a stare a guardare.
ADG