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Guerra Russa-Ucraina: Gazprom e la mossa di Putin per scongiurare il default
In seguito all’invasione della Russia in Ucraina, l’Occidente ha fortemente espresso la propria opposizione a quanto accaduto soprattutto attraverso l’attuazione di sanzioni economiche, con l’obiettivo di isolare finanziariamente la Russia. Negli ultimi anni la Russia è arrivata a garantire il 40% del fabbisogno di gas dei Paesi Europei.
Gazprom è un’azienda energetica russa, costituita nel 1989 a seguito della privatizzazione del ministero del gas dell’Unione Sovietica, colosso dell’estrazione di gas naturale e prima impresa del settore nel Paese. La Gazprom partecipa all’estrazione di quasi il 20% delle riserve di gas mondiali e contribuisce al PIL nazionale nell’ordine del 10%. Oltre alla proprietà e alla gestione di centinaia di migliaia di chilometri di gasdotti, ha diversificato il proprio modello imprenditoriale in altri settori quali media, finanza e aviazione.
In seguito al decreto approvato dal presidente Vladimir Putin, che consente di ripagare in rubli i creditori di obbligazioni in valuta estera, si è registrato un nuovo balzo del costo per assicurare i bond governativi russi, contro il rischio di un default (fallimento). Secondo Bloomberg, multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York, in riferimento ai dati di Ice Data Services, le probabilità di un default implicite nel costo delle assicurazioni sul debito, i CDS (Credit Default Swap), hanno toccato il livello record dell’80%.
I CDS sono derivati creditizi che proteggono dal rischio di fallimento fungono – in sostanza - da assicurazione finanziaria. Bloomberg, inoltre, rivela che Gazprom ha rimborsato ai propri obbligazionisti 1,3 miliardi di dollari per i bond (obbligazioni) in scadenza oggi. Differentemente da quanto approvato nel decreto, i pagamenti da parte dell’azienda sono stati effettuati in dollari.
Gazprom è un’azienda energetica russa, costituita nel 1989 a seguito della privatizzazione del ministero del gas dell’Unione Sovietica, colosso dell’estrazione di gas naturale e prima impresa del settore nel Paese. La Gazprom partecipa all’estrazione di quasi il 20% delle riserve di gas mondiali e contribuisce al PIL nazionale nell’ordine del 10%. Oltre alla proprietà e alla gestione di centinaia di migliaia di chilometri di gasdotti, ha diversificato il proprio modello imprenditoriale in altri settori quali media, finanza e aviazione.
In seguito al decreto approvato dal presidente Vladimir Putin, che consente di ripagare in rubli i creditori di obbligazioni in valuta estera, si è registrato un nuovo balzo del costo per assicurare i bond governativi russi, contro il rischio di un default (fallimento). Secondo Bloomberg, multinazionale operativa nel settore dei mass media con sede a New York, in riferimento ai dati di Ice Data Services, le probabilità di un default implicite nel costo delle assicurazioni sul debito, i CDS (Credit Default Swap), hanno toccato il livello record dell’80%.
I CDS sono derivati creditizi che proteggono dal rischio di fallimento fungono – in sostanza - da assicurazione finanziaria. Bloomberg, inoltre, rivela che Gazprom ha rimborsato ai propri obbligazionisti 1,3 miliardi di dollari per i bond (obbligazioni) in scadenza oggi. Differentemente da quanto approvato nel decreto, i pagamenti da parte dell’azienda sono stati effettuati in dollari.