Fiorentina, Guerini a CM: 'Se Sousa fosse italiano, sarebbe già stato cacciato a calci nel sedere'
Vincenzo Guerini nella Fiorentina ha vissuto tempi bui, come gli anni di Mihajlovic in cui fu anche chiamato a salvare la squadra dalla retrocessione, e cose esaltanti con Vincenzo Montella. Poi l'avvento di Sousa, un rapporto glaciale e distaccato tra i due che ha portato poi all'addio dello stesso Guerini alla Fiorentina. Oggi però l'ex team manager viola a calciomercato.com analizza il momento dei viola che sembrano aver chiuso un ciclo: "I tre anni di Montella avevano creato una certa aspettativa nei giocatori, anche quella di poter vincere un trofeo e ora si sono resi conto che è molto complicato raggiungere un obiettivo del genere. C’è stato quindi un calo mentale. E’ sbagliato, perché secondo me competizioni come Europa League e Coppa Italia sono a portata della Fiorentina, questa squadra può vincere un trofeo".
Sousa ha sfruttato l’onda lunga di Montella, ora però sembra tutto finito. Che ne pensa?
"E’ evidente che la squadra era stata abituata a lavorare con Montella e si è continuato in quella direzione. Quella Fiorentina giocava a memoria e si trovava a meraviglia in campo. Sinceramente mi fa molto strano vedere ora come gioca la squadra di Sousa. Dico che qualsiasi allenatore italiano, e sottolineo italiano, se avesse avuto il rendimento che ha avuto Sousa da gennaio ad oggi avrebbe preso un calcio nel sedere e sarebbe andato altrove. La fortuna però è avere una proprietà come i Della Valle che in questo senso sono esemplari'.
Eppure questo Sousa sembra demotivato o svogliato. E’ d’accordo con questa visione?
"Non credo assolutamente che Sousa sia demotivato, non posso pensare ad una cosa del genere. Uno che allena la Fiorentina non può esserlo. Quello dell’allenatore è uno dei mestieri più belli del mondo e farlo alla Fiorentina deve essere un piacere, anzi un traguardo per chiunque".
E’ una Fiorentina involuta, da chi bisogna ripartire? Ci sono dei leader in questa squadra?
"Bisogna ripartire da Borja Valero e Gonzalo. Sono un esempio per tutti. Hanno un attaccamento alla maglia fantastico, sono sicuro che chiuderanno la carriera a Firenze e per farlo devono dare il massimo per lasciare un grande ricordo. Da loro deve partire la scossa. Leader? Non sono quelli che sbraitano, si vedono nello spogliatoio e in questa Fiorentina Borja Valero e Gonzalo hanno la personalità per compattare il gruppo. Loro sono leader'"
Cosa può dire ai fiorentini che in questo momento vedono una Fiorentina sotto le aspettative?
"I Della Valle stanno facendo molto per avvicinare la squadra ai fiorentini. Questi tifosi non vincono nulla da anni e nonostante questo hanno fatto 20 mila abbonati anche quest’anno. Sono unici in Italia, quindi alla Fiorentina dico testa bassa e lavorare, perché gli ultimi mesi sono stati molto deludenti con la Fiorentina che è stata umiliata dal Tottenham in Europa League, è uscita in maniera incredibile contro il Carpi in Coppa Italia, ed ha avuto un crollo in campionato".