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    Guardiola: "Non so ancora dove allenerò. Magari al Genoa... In Italia sì ma con Baggio assistente"

    Guardiola: "Non so ancora dove allenerò. Magari al Genoa... In Italia sì ma con Baggio assistente"

    • Redazione CM
    Pep Guardiola è tornato in Italia. No, non per sedersi su una panchina della Serie A – almeno per ora – ma per presenziare a “Che Tempo Che Fa”, storico programma di Fabio Fazio, in onda sul Nove. E l’allenatore del Manchester City non è solo: nella stessa puntata della trasmissione infatti è ospite anche un suo vecchio amico, quel Roberto Baggio con il quale ha condiviso un’esperienza al Brescia nel 2003. Il catalano ha giocato in Italia anche con la maglia della Roma ma non ha mai allenato nel Belpaese nella sua lunga e vincente carriera. Potrebbe però farlo presto visto che il contratto che lo lega ai Citizens è in scadenza a giugno e non è stato ancora rinnovato. Guardiola ha parlato del suo futuro, del suo passato e di tanti altri temi. Ecco le sue parole.
     


    UNICUM - “Perché non compaio in televisione? Perché parlo sei volte a settimana in conferenza stampa e lo so che magari non si dice tanto lì ma questa è anche una critica ai giornalisti che tanto possono chiedermi tutto quello che vogliono. Sto bene, sono un po’ stanco nel mio lavoro, a volte, lo siamo tutti. Ma il calcio mi piace tanto, tantissimo. Per me è un piacere essere qua e in Italia".

    TRIPLETE – “Ne ho vinti due? Beh sono molto bravo. Ho avuto fortuna a Barcellona, la squadra del mio cuore. Ma sono stato in 3 grandissime squadre nella mia carriera”.

    ITALIANO - "Parlo così bene l’italiano grazie a De Gregori, l'ho imparato ascoltando le sue canzoni. “La Storia siamo noi” è la sua mia canzone preferita. Ma non l’ho mai incontrato. In Italia poi ho imparato prima le parolacce di tutto il resto".

    CRUJIFF -  "Uno nella vita devo trovare le persone giuste al momento giusto, io non mi immagino la vita calcistica senza la figura di Johan Cruijff. Mi ha insegnato tantissimo di tattica, ma anche di intuizione. Lui era bravissimo in questo. Era un genio. Mi ha fatto innamorare del calcio. All’intervallo a volte diceva 'Stiamo giocando male perché correte troppo'. Non vedo una mia carriera senza di lui, è stato fondamentale".

    MAZZONE - "La prima volta che l’ho visto ho pensato: ‘Ma questo è il mio allenatore?!’. Era quando era andato a correre sotto la curva dell’Atalanta. È un allenatore di vecchia scuola, di pelle, di umorismo. La prima volta mi aveva detto che non mi voleva. Consiglio a tutti di muoversi, di spostarsi. Non avessi lasciato Barcellona, non avrei conosciuto Mazzone".

    BAGGIO - "Quando parlo di lui mi emoziono. Era il più forte, l’ho conosciuto che aveva un ginocchio che pareva una lavatrice. Mi sarebbe piaciuto giocare più anni con lui. Poverino, non si poteva muovere ed era il più forte. Posso solo immaginare nel suo prime... Poi è una persona solare. Roby ha conquistato l'ammirazione, non è soltanto il giocatore, è oltre... Non penso che in Italia ci sia un posto dove non lo si ama. Chiunque gli vuole bene, che sia interista, milanista, juventino ecc...Ogni volta che cercavo un uomo libero, lui era sempre lì, non so come facesse. È stato un periodo bellissimo, vengo sempre in Italia e con piacere. A lui venivano concesse più cose ma era giusto così perché, come poi ho capito anche da allenatore, non si possono trattare tutti allo stesso modo. Ci sono giocatori che fanno eccezione come lui. Sono arrivato e lui era già lì. Mi ha accolto lui e gli altri al meglio. Giocavo in una realtà diversa, non mi sono mai pentito anche se eravamo una squadra di metà classifica. Quando si vinceva era una gioia. Era una squadra fortissima e ci divertivamo. Pensavo Roby fosse una stella, avesse un carattere particolare e invece era sempre solare"

    SAMPDORIA – Divertente il siparietto tra l’allenatore e il conduttore, Fabio Fazio, noto tifoso blucerchiato. “Nel 1992 ho battuto la Sampdoria in finale di Champions. Mi sono pentito? No, mai un secondo, era la prima Champions del Barcellona. Sono un fenomeno a ballare ma ho un senso della vergogna molto alto. Magari ballerò con te per farmi perdonare della sconfitta alla Sampdoria

    GALLAGHER – “Ci siamo conosciuti, mi ha fatto la prima intervista quando arrivai al Manchester. Mi sono detto se Noel mi fa la prima intervista non potrà che andare tutto bene”

    MESSI – “Prima devi conoscere un giocatore di questo livello per trarne il meglio. Stiamo parlando del giocatore più forte di tutti i tempi, forse è una mancanza di rispetto per Pelé, Maradona, lo so. In quel momento le stelle si sono allineate. Ma quello che ho visto da lui, questa continuità ogni giorno in allenamento e ogni tre giorni in partita per 15 anni... non ho mai più visto nulla di simile. Lo vedevo ogni giorno. Siamo stati fortunati a vederlo, succede una volta nella vita come con Tiger Woods o Michael Jordan. Messi era la grande bellezza".

    FUTURO – Devo riflettere, non ho ancora deciso. Ct dell’Inghilterra? No. Se avessi deciso, l’avrei già detto. Tutto può essere nella vita, tutto può succedere. Non so neanche io dove allenerò. Se Baggio mi fa da assistente, allora vengo in Italia. Dovessi venire in Italia dove andrei? Beh il Genoa è forte…”, scherza.

    CHAMPIONS – “Non vorrei incontrare in Champions il Barcellona. Questo club è stato tutto per me, trovarla non mi farebbe piacere. Nuova formula? Non ci ho capito nulla neanche io. Vediamo, alla fine di questa stagione magari si potrà fare un bilancio”.
     

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