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    Grecia: due categorie di rifugiati create dalla guerra in Ucraina

    Grecia: due categorie di rifugiati create dalla guerra in Ucraina

    • Emiliano Guadagnoli
      Emiliano Guadagnoli
    La situazione dei rifugiati in Europa e nei Paesi limitrofi rischia di scappare di mano. Con la guerra in Ucraina, l'esodo delle persone provenienti da quei territori ha creato un numero di rifugiati fuori dal comune e i governi dei vari Paesi, hanno dovuto sostenere l'impatto. Alcuni, però, hanno iniziato a respingere i rifugiati da Paesi diversi dall'Ucraina in favore degli ucraini in fuga dalla guerra.

    Il governo greco, nello specifico, starebbe esercitando due criteri diversi per i rifugiati, separandoli in due precise categorie: una per gli ucraini e una per gli altri rifugiati. Questo è quanto emerge dalla ricerca effettuata per Save the Children. Negli ultimi due mesi in particolare, le persone che sono scappate dall'Ucraina in cerca di protezione sono state agevolate nel trovarla, oltre ad un accesso al mondo del lavoro agevolato e supporto per comprare cibo. 
    Nello stesso periodo, non si può dire che il governo greco abbia trattato gli altri richiedenti asilo nello stesso modo, anzi: ci sono stati molteplici incidenti, compresi casi di bambini e donne incinte che sono stati trasportati ai confini con delle barche. Inoltre, lo stesso governo ha facilitato la burocrazia e la procedura per le registrazioni online dei richiedenti ucraini. Lo stesso non si può dire dei richiedenti di altri Paesi, per i quali le procedure sono estremamente complesse, al limite dell'accessibile. Una situazione che difficilmente potrà migliorare in poco tempo. 

    Il report, inoltre, parla di discriminazioni a livello di categorie, con i rifugiati ucraini etichettati come quelli veri e gli altri come illegali e senza alcun diritto. Inoltre, alcuni rifugiati Afghani situati nei campi di Serres, un comune nel nord della Grecia, sarebbero stati cacciati dai container in cui erano situati, per dare spazio ai "nuovi" rifugiati ucraini. Una situazione che sta sfuggendo di mano e che potrebbe arrivare a dei livelli di insostenibilità con la continuazione della guerra in Ucraina e con l'esodo di persone di quel territorio che continuerà nei prossimi mesi. 

    Per questo è importante che si trovi una soluzione, per non rischiare di creare ulteriori differenze tra le persone rifugiate e tra chi richiede asilo in tutti i Paesi, non solo in Grecia.
     

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