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    Gravina: 'Razzismo? I club devono aiutare'

    Gravina: 'Razzismo? I club devono aiutare'

    Gabriele Gravina, presidente Figc, ha commentato il caso razzismo ai microfoni del Corriere dello Sport: "Emergenza razzismo europea? E’ l’aggettivo corretto. E’ tutta l’Europa che ha un serio problema. Il fenomeno, gravissimo, è globale, non semplicemente italiano. Stiamo assistendo a vicende deplorevoli in Inghilterra, in Francia, oltre che nel nostro Paese. Dico questo non per minimizzarne il valore negativo qui da noi ma perché non dimentico alcune analisi fatte qualche mese fa, nel momento in cui la Federazione stava mettendo in campo le prime misure di contrasto. Infantino e la linea Fifa? Noi siamo in prima linea, con lui, con la Uefa. Abbiamo condiviso la procedura prevista in casi di cori o buuu razzisti negli stadi, rendendola più stringente; abbiamo puntato su modelli formativi, culturali, educativi che ovviamente necessitano di tempi medio-lunghi per dare risultati. Cambiamento basato su? Su una collaborazione ampia tra la parte sana e maggioritaria del movimento. Ci sono milioni di tifosi corretti e qualche migliaio di elementi da espellere. Non è più il tempo della neutralità. E’ una questione di civiltà e anche di passione verso la propria squadra, la propria comunità. Bisogna che le persone per bene aiutino società e forze dell’ordine a individuare i responsabili di certi atti odiosi. Bisogna che i club a loro volta usino in modo sistematico l’istituto del gradimento nei confronti di chi si macchia di atteggiamenti razzisti. Nei confronti di questi individui, se abbonati, si tratta di strappare la tessera e tagliare i ponti, per tre, quattro, cinque anni se necessario".

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