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Gravina: 'Mancini? Sportivamente tutto superato, Spalletti mi dà carta bianca. Ma la ferita non riesco a rimuoverla'
"Ricordo l'entusiasmo di tutto il nostro paese per la vittoria dell'Europeo. Oggi siamo di nuovo qui a Londra, sarà una partita difficile contro l'Inghilterra: quella dell'11 luglio fu una vera perla. Sappiamo che quella di oggi sarà una gara difficile e che i successi aiutano la progettualità. Stiamo cercando di diffondere il rinascimento sportivo, al di là del risultato finale è sempre importante la strada che si percorre. Quell'entusiasmo ha facilitato l'attuazione di tutta una serie di progetti e rimane l'impresa sportiva storica. Venivamo da due anni di pandemia, avevamo perso le relazioni umane e le abbiamo riconquistato grazie a una serata memorabile. Quella vittoria ha lasciato il segno in tutte le sue modalità: la conserviamo, è una vittoria che comunque ha dei connotati fondamentali. Non dobbiamo dimenticare che quella squadra normale diventata speciale durante il campionato europeo e la sua fase di preparazione. Quella squadra ha conquistato 37 risultati utili consecutivi, una squadra speciale che ha fatto dell'amicizia, dello stare insieme, un esempio. Ma quel gruppo ha fatto la vera differenza".
OGGI CON SPALLETTI - "Sotto il profilo sportivo sì, è tutto alle spalle. Voglio ancora una volta ribadire la ferita che ancora non ho superato, un'amarezza che sul piano umano non si riesce a rimuovere. Avevo col Mancio un rapporto di massima disponibilità e la sua è stata una modalità inusuale... In quattro giorni con Spalletti abbiamo centrato un risultato importante sotto il profilo sportivo, ho apprezzato subito le sue modalità, sia sportive che tecniche. Ora capisco perché Napoli ha centrato quel risultato importante, non è facile vincere uno Scudetto a Napoli dopo 33 anni. Luciano ha vinto con modalità altamente significative. Oggi sono entusiasta perché ha portato in Nazionale un entusiasmo contagioso che stanno vivendo tutti, soprattutto i calciatori. Lo devo ringraziare perché a volte quando si avvia un rapporto con un tecnico ci sono molte riflessioni da fare, ma lui mi ha dato disponibilità in bianco e non mi era mai capitato".
EURO 2032 - "Siamo ancora molto, molto indietro sulla questione stadi. L'organizzazione dell'Europeo del 2032 è una opportunità, una occasione che viene presentata al nostro paese. Una occasione che arriverà 42 anni dopo Italia '90 ed è una opportunità. Dobbiamo sensibilizzare tutti e capire che la costruzione delle infrastrutture in Italia non può arrivare con l'elargizione di soldi a fondo perduto da parte del Governo Italiano. Abbiamo portato a casa un risultato che qualcuno etichetta come risultato a metà, ma io credo sia importante condividere questo Europeo con la Turchia anche a livello culturale. Abbiamo dovuto preparare un progetto con garanzie sugli stadi che non avevamo. C'era il rischio di non poter essere ammessi e quindi in tempi non sospetti ho avviato questa cooperazione con la Turchia. Da parte nostra c'è massima disponibilità, faremo in modo che ci sarà meno burocrazia e un ente pratico per accelerare la costruzione degli stessi. Qualche giorno fa ho avuto il piacere di inaugurare il Viola Park e devo dire che è meraviglioso, non c'è un centro sportivo migliore. Firenze, Bologna, Cagliari, c'è fermento a Roma: qualcosa sul fronte stadi, qualcosa si muove".