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  • Italia: nessuno è insuperabile, nemmeno l'Inghilterra. E se perdiamo, due motivi per non disperare

    Italia: nessuno è insuperabile, nemmeno l'Inghilterra. E se perdiamo, due motivi per non disperare

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Ammetto che è sempre più difficile, ma se non parliamo di calcio nemmeno a poche ore da Inghilterra-Italia, allora vuol dire che dobbiamo cambiare mestiere. Invece, oltre ad essere un classico tra Nazionali, è anche l’occasione per rialzare la testa rispetto alle brutte notizie (e alle brutte giornate) di questo periodo.

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    All’andata perdemmo male, ben peggio rispetto all’1-2 finale, Mancini aveva messo in campo un’Italia ancora prostrata dalla mancata partecipazione al Mondiale, senza rimotivarla adeguatamente. Forse perché il più abbattuto era lui. Oggi c’è Spalletti, veniamo da due successi consecutivi, abbiamo un sistema di gioco preciso (4-3- 3) e princìpi che rafforzano l’autostima. Non so se bastino per battere l’Inghilterra (Spalletti è stato catapultato in azzurro senza avere il tempo per studiare situazioni e calciatori), ma sono sicuro che non ne avremo paura, faremo una partita gagliarda, presseremo e attaccheremo, sapendo che la fase difensiva è migliorata e nessuno dei nostri avversari è insuperabile.

    Se l’Italia non dovesse vincere, realizzando quindi l’aggancio e ipotecando il passaggio del turno, sarà molto importante non trasformare la classifica in un tabù. Primo, perché gli azzurri hanno una partita in meno rispetto all’Ucraina. Secondo, perché tutto si deciderà nello scontro diretto, in trasferta, del 20 novembre. Ho sempre creduto che partecipare a Germania 2024 non sia un problema e, laddove non bastasse la svolta impressa da Spalletti, avremmo il paracadute degli spareggi per essere finiti terzi in Nations League. Insomma, niente panico, solo calcio, se possibile.

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