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    Grassani: 'Juve punita non per le singole plusvalenze, ma per il sistema. E non escludo altre sanzioni...'

    Grassani: 'Juve punita non per le singole plusvalenze, ma per il sistema. E non escludo altre sanzioni...'

    L'avvocato di diritto sportivo Mattia Grassani, che fra gli altri incarichi è anche legale del Napoli, intervistato dal Messaggero parla della condanna subita dalla Juventus per il caso plusvalenze, analizzando motivi e conseguenze, anche su altri filoni d'indagine.  

    "I 15 punti di penalità sono la conseguenza di una duplice esigenza. rappresentata anche dal Procuratore federale Giuseppe Chiné nella propria requisitoria: sanzionare comportamenti di particolare gravità e infliggere sanzioni afflittive - spiega Grassani -. Si tratta di una sanzione indubbiamente con pochi precedenti nelle massime categorie, conseguente all'accertamento di una responsabilità che, a mio avviso, potrebbe non essere collegata all'esame delle singole operazioni oggetto di contestazione ma a valutazioni di carattere più generale sulla gestione del club bianconero nel periodo attenzionato. Sanzione eccessiva? Non sono d'accordo. L'articolo 4 CGS, norma ombrello che punisce tutti quei comportamenti contrari a lealtà, probità e correttezza posti in essere nell'esercizio dell'attività rilevante per la Figc, non presenta sanzioni minime e massime: non si dimentichi che la stessa Juventus venne retrocessa in Serie B per violazione dell'allora articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva, oggi trasfuso nell'articolo 4. È una delle peculiarità dell'ordinamento sportivo che, a differenza, ad esempio, dell'ambito penale, consente di sanzionare anche comportamenti non previsti come disciplinarmente rilevanti da una specifica disposizione, ma semplicemente qualificabili come sleali, scorretti o improbi".

    Perché le altre società e soggetti coinvolti non sono stati puniti nonostante le richieste della Procura?
    "Probabilmente perché le carte provenienti dalla Procura della Repubblica di Torino non hanno evidenziato, negli altri club, l'elemento psicologico e il contributo volontario a quello che potrebbe essere stato ritenuto un vero e proprio sistema. In altre parole, non esiste prova che gli altri club fossero consapevoli concorrenti del club bianconero. Non si dimentichi che trattavasi di un ricorso per revocazione e, dunque, per incidere sulle decisioni già assunte e passate in giudicato, era necessario un fatto nuovo decisivo a carico degli indagati. Che, nel caso delle altre società, non era ravvisabile negli atti provenuti da Torino".

    La Juventus è anche interessata da un procedimento che riguarda la 'manovra stipendi'... 
    "Cosa dobbiamo aspettarci? Si tratta di un procedimento completamente diverso e senza precedenti. Una nuova partita che si giocherà principalmente sull'accertamento delle conseguenze che la manovra stipendi ha prodotto in termini di benefici per il club bianconero. Anche in questo caso, difficile immaginare le sanzioni che saranno richieste dalla Procura Federale, ma non escludo che si possa tornare a discutere di penalizzazione in classifica, soprattutto qualora si contesti l'illegittimo conseguimento della Licenza nazionale necessaria per la partecipazione al campionato o l'elusione dei controlli periodici in materia di pagamento degli emolumenti in favore dei tesserati».

    Infine, le eventuali sanzioni Uefa: "La UEFA ha già aperto un'indagine, almeno per quanto appreso dagli organi di stampa, e credo non rimarrà insensibile rispetto ai provvedimenti della FIGC, qualora confermati. In questo scenario, immaginare ripercussioni rispetto alla partecipazione alle manifestazioni continentali da parte del club bianconero non appare un fuor d'opera".

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