Gosens: "Gasperini mi parlava e non capivo nulla. Inter? Non ha funzionato anche per Dimarco"
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LA CHIAMATA - "Quando ero in Olanda mi chiamò Sartori per venire a giocare all'Atalanta, un club che non conoscevo. Cercai la squadra su Google e vidi che stava per andare in Europa League e quindi accettai. Non fu facile all'inizio andare via dal mio paese e dalla mia famiglia ma poi tutto andò bene. Il primo anno ho sofferto mentalmente. Avevo un allenatore che chiedeva tanto ai propri calciatori e che sicuramente è un genio in campo, però può anche essere una una persona un po' difficile fuori dal campo, lo sa anche lui quindi non dico segreti. Quindi è stato molto difficile perché lui mi parlava dal primo momento in italiano però non capivo ovviamente una parola. Nessuno parlava inglese però avevano le aspettative che facessi quello che mi chiedevano solo che non capivo una parola e quindi è stato difficile."
IMPARARE - "Il primo anno non ho giocato tanto ho sofferto anche perché lontano dalla mia famiglia non non c'era nessuno che c'era lì per me. Sono molto grato e orgoglioso di aver tenuto duro perché nel secondo anno poi sono diventato un titolare da lì poi è iniziata un'avventura bellissima che mi ha portato qui. Gli allenamenti di Gasperini ti portano davvero al limite, ma poi si vedono grandi risultati. Con lui soffri volentieri"
INTER - "Mi sono chiesto tante volte cosa non è andata. Per me è stato lo step giusto al momento giusto. Volevo provare a cimentarmi in una big, anche se adesso l'Atalanta lo è. A causa degli infortuni e di un Dimarco che è esploso non è andata bene purtroppo".