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    Golden Gol e Silver Gol: due esperimenti mai del tutto accettati

    Golden Gol e Silver Gol: due esperimenti mai del tutto accettati

    Negli anni passati il calcio professionistico ha visto una serie di regole e modifiche nel tentativo di rendere le partite decisive più spettacolari e appassionanti per i tifosi, i quali tramite le quote per le scommesse sportive avevano (e hanno ancora, ovviamente) la possibilità di sperare nella vittoria dell’una o dell’altra squadra. Da molti anni infatti questo sport professionistico sta cercando di aprirsi a nuovi confini, proponendosi mediaticamente anche in maniere prima considerate poco attinenti. Sentiamo parlare sempre più spesso, per esempio, di gadget specifici, token/ NFT, slot a tema calcio nei casino online e tantissime altre iniziative. L’obiettivo resta sempre il medesimo: cercare di rendere il calcio uno spot maggiormente appetibile. E cambiare le regole - come stiamo vedendo in questi anni - spesso è una strada per farlo.

    Tra esse, due delle più discusse sono state il Golden Gol e il Silver Gol, che hanno avuto un impatto significativo sulle competizioni internazionali e nazionali. In questo articolo, esploreremo l'evoluzione di queste regole e le controversie che le hanno accompagnate.

    Golden Gol: momento epico o ingiustizia?

    Il Golden Gol è stato introdotto per la prima volta nei tornei internazionali di calcio durante gli anni '90. Questa regola sostituiva il tempo supplementare in una partita e dichiarava vincitrice la squadra che segnava per prima nel periodo aggiuntivo. Se una squadra segnava un Golden Gol, la partita si concludeva immediatamente, indipendentemente dal tempo rimasto da giocare.

    L'obiettivo principale del Golden Gol era quello di evitare partite interminabili e magari noiose ma la sua introduzione ha portato a molte controversie. Alcuni tifosi lo consideravano emozionante, mentre altri lo vedevano come un'ingiustizia, dato che una sola azione poteva decidere il destino di una squadra. Un esempio memorabile è la finale di Euro 2000 tra Italia e Francia, dove il Golden Gol ha assegnato la vittoria ai transalpini grazie alla rete di David Trezeguet.

    A causa delle polemiche e della mancanza di consenso, il Golden Gol è stato successivamente abbandonato nel 2004 nei tornei UEFA, compresa la Champions League, e in seguito anche nei tornei FIFA. Invece del Golden Gol, si è tornati all'uso dei tempi supplementari e, se necessario, dei calci di rigore per determinare il vincitore.

    Silver Gol: una rivoluzione poco fortunata

    Dopo il declino del Golden Gol, è emersa un'altra regola chiamata Silver Gol, che cercava di affrontare alcune delle critiche mosse al suo predecessore. La regola del Silver Gol prevedeva infatti che una squadra avrebbe vinto se avesse segnato nel primo tempo supplementare ma la partita sarebbe continuata se il gol fosse arrivato solo nel secondo tempo supplementare. Il Silver Gol ha avuto un'applicazione molto limitata e ha suscitato solo un modesto interesse. Tuttavia, ha rappresentato un tentativo di trovare un compromesso tra il Golden Gol e la tradizione dei tempi supplementari.

    Il ritorno alla tradizione

    Oggi, il calcio professionistico UEFA e non solo ha fatto marcia indietro rispetto alle regole del Golden Gol e del Silver Gol. Le competizioni internazionali e nazionali utilizzano nuovamente i tempi supplementari e i calci di rigore per determinare il vincitore in caso di parità alla fine dei 90 minuti regolamentari. Questo approccio ha ristabilito la giustizia e ha dato a entrambe le squadre la possibilità di influenzare il risultato fino all'ultimo minuto.

    Sebbene il Golden Gol e il Silver Gol abbiano suscitato discussioni e emozioni, il calcio professionistico ha scelto di tornare alle sue radici, mantenendo le regole tradizionali per determinare i vincitori delle partite decisive. Ciò ha contribuito a preservare l'equità e l'emozione delle competizioni, garantendo che il calcio rimanga uno sport imprevedibile e avvincente per i tifosi di tutto il mondo.

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