Panucci: 'Milan favorito, Inter lotta con Napoli e Juve'
Christian Panucci: Milan leader in Italia; Nuovi Giuseppe Rossi ci sono, ma bisogna dar loro spazio…
Terzino destro capace di ricoprire tutti i ruoli della difesa, con uno spiccato senso del gol, Christian Panucci è tra i pochi giocatori italiani a potersi vantare di aver giocato e vinto con alcuni dei più forti club in circolazione. Ligure di Savona, Panucci conosce il grande calcio con il Genoa, per poi arrivare (e vincere) al Milan di Capello, al Real Madrid, squadre con le quali solleva la Champions League, l’Inter, il Chelsea, il Monaco, la Roma e il Parma. Più volte azzurro con l’Italia, da difensore riesce anche a segnare quattro reti in più di cinquanta apparizioni. Per Goldenfoot.com Christian Panucci fa una panoramica del calcio internazionale, con un occhio di riguardo alle squadre nelle quali ha speso la sua brillante carriera…
La sua carriera comincia dal Genoa. Ci aiuta ad analizzare le prospettive per la stagione che sta iniziando dell’ambizioso club allestito dal presidente Preziosi? Come vede il Grifone guidato da Mister Malesani?
Con Mister Malesani al timone il Genoa può fare davvero bene. Negli ultimi anni però ho fatto fatica a capire il progetto tecnico di una società dalle grandissimi potenzialità, che però ha spesso mancato gli obiettivi di inizio anno.
Il Milan di Allegri punta decisamente all’Europa. Si è soprattutto completata la rosa. Basterà per puntare alla vittoria in Champions League? Quanto pesa la vena di Ibrahimovic sulle sorti dei rossoneri?
Il Milan è favorito in Italia, anche perché quest’anno partono con la convinzione di poter primeggiare. Ibra è assolutamente fondamentale, e con lui gente come Cassano può fare la differenza con le rivali. In Europa però non sono sicuro che il gap con le grandissime squadre come il Barcellona, il Real Madrid e il Manchester United sia stato colmato. Credo però che delle tre italiane, il Milan sia quella che farà più strada. Mi auguro tanta, ma ora non so dire fino a che punto i rossoneri possono arrivare.
Il Real Madrid comincia la seconda stagione con Mourinho, quella in cui si è pianificato il sorpasso al Barcellona di Guardiola. Affetto per le Merengues a parte, Panucci da che parte sta, col pragmatismo di Mou o con il gioco totale di Pep?
La rosa del Barcellona è fatta apposta per il gioco spettacolare che i ragazzi di Guardiola producono. Sono loro i favoriti, ma chissà che in uno, due anni, il Madrid di Mou non possa operare il sorpasso. Se mi chiedete da che parte sto, però, dico Barcellona!
L’Inter si è affidata a Gasperini dopo aver cambiato due tecnici nella prima stagione del dopo Mou. Il mercato però non sembra all’altezza delle stagioni col portoghese in panchina, quando arrivarono Lucio, Sneijder, Eto’o, Milito, Thiago Motta. Quali possono essere le reali ambizioni della nuova Inter?
E’ troppo tempo che l’Inter vende e non compra. Non si danno via 30 gol (vendendo Eto’O, ndr.) in una corsa al titolo come quello della serie A. In questo momento l’Inter è sotto il Milan e se la deve giocare con il Napoli e la Juve.
Il Chelsea del dopo Ancelotti ha comprato poco e si affida ancora dall’ossatura storica (Terry, Lampard e Drogba) e al rilancio di Torres. Cosa ne pensa?
Il Chelsea mi sembra solido, ma ci vuole tempo. Per adesso lo vedo sotto le due squadre di Manchester.
Il Monaco è retrocesso dopo anni ad altissimi livelli. Saprà tirar fuori altri giovani talenti, come spesso successo nella sua storia, e tornare presto in Ligue 1?
Al pari del Torino, grande decaduto del calcio italiano, il Monaco lo vedo molto in difficoltà per tornare nella Ligue 1. Spero però che torni presto tra le grandi del calcio francese.
Parliamo della Roma degli americani. Cosa pensa Panucci di questa nuova avventura targata Luis Enrique, suo vecchio avversario in Spagna nelle sfide Real Madrid - Barcellona?
Penso che Luis Enrique sia bravo e preparato, ma bisogna dargli tempo. Roma non è un ambiente facile ma lui può far bene.
Totti può essere ancora al centro del nuovo progetto Roma? Quando lo avevi come compagno, qual era il tuo rapporto con il mitico capitano giallorosso?
Un buonissimo rapporto. Da persone di calcio lui e il Mister si parleranno e metteranno tutto apposto. E la Roma ne gioverà.
Si parla molto della crisi di talenti nel calcio italiano. In particolare, la leggendaria scuola italiana di difensori sembra non partorire più giocatori di livello internazionale. Panucci apparteneva ad una generazione straordinaria, con Cannavaro, Nesta, Materazzi, Buffon… Chi dopo di voi?
Purtroppo in Italia continuiamo a sbagliare. Dedichiamo troppo poco spazio agli stranieri e poco, troppo poco, ai giovani, difensori come attaccanti. E pensare che tantissimi stranieri che tolgono spazio ai ragazzi, l’anno dopo non vengono nemmeno confermati. Bisogna prendere esempio da squadre come l’Arsenal e il Manchester City. Ci sono molti Giuseppe Rossi, ma bisogna dar loro la possibilità di giocare.
Un amico cubano ha scritto al nostro sito facendo i complimenti per le tue doti di ballerino. Avrà un futuro in questo campo?
No, ringrazio chi si è ricordato di me come ballerino, ma penso che è una carriera che non porterò avanti. E saluto con affetto gli amici cubani che di sicuro ballano molto meglio di me...
Salvatore Siviero per Goldenfoot.com
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