Juve, addio Agnelli: la 'pagina bianca' sarà presto colorata. Gli scenari fino alla clamorosa ipotesi ritorno
Quella passione mai sopita per il progetto SuperLega
In alcuni passaggi Agnelli infatti lascia la porta aperta ad un tema macro su cui ha sempre creduto mettendoci la faccia in prima persona: ovvero il progetto, contestato dalla UEFA, della SuperLega. L’ex massimo dirigente bianconero auspica che “la Corte Ue riconosca la posizione dominante della Uefa iniziando a valutare il calcio come un'industria”. Arrivando, in un passaggio successivo, persino a rincarare la dose: “Non vengono colte dai regolatori le differenze tra gioco e industria". Proprio il tema della SuperLega potrebbe diventare una delle “pagine bianche” da scrivere in un prossimo futuro (neppure così lontano). Così come l’idea di lavorare (da fuori) ad una rivoluzione radicale del prodotto calcio, partendo dall’idea di un sistema aperto basato sui meriti (una proposta già lanciata tre anni fa), per provare a diminuire il rischio imprenditoriale e a recuperare l’attenzione dei tifosi.
L’ipotesi del ritorno legata all’esito delle vertenze giudiziarie
Difficile quindi immaginare un Andrea Agnelli fermo ai box per ancora molto tempo. I rumour di un suo possibile ritorno, alla presidenza della Juventus (in caso di risoluzione delle vicende giudiziarie), sono, invece, per il momento, tutti da valutare con beneficio di inventario. Vi sono infatti troppe querelle legali da risolvere. Tra meno di due giorni, presso il tribunale federale, il nuovo CdA bianconero sarà impegnato nel procedimento legato alle plusvalenze. Poi vi è da risolvere l’inchiesta della Procura di Torino, con l’udienza fissata per il prossimo 27 marzo. Pertanto, per riconsiderare l’ipotesi del “ritorno” sarà necessario chiudere tutte le partite aperte (all’interno delle aule di tribunale). Ecco perchè, al momento, è troppo difficile, oltre che prematuro, prevedere una data certa con scritta la parola “fine”.