Giuntoli non parla di Allegri: cosa è successo tra i due
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1) LA FILOSOFIA: QUESTIONE DI DNA - Il botta e risposta a distanza fra i due, pur senza nominarsi, ce lo ricordiamo tutti: Allegri dice che il Dna Juve ("Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta") non si cambia, mentre Giuntoli sembra dire che l'obiettivo della vittoria può, e deve, essere raggiunto anche attraverso strade di gioco più virtuose e moderne di quelle attuali.
2) LA DECISIONE DEL CAMBIO DI ALLENATORE - Dopo i suoi primi sei mesi alla Juventus, Giuntoli decide che l'allenatore della sua prima vera Juventus, quella del 2024-25, non sarà Allegri. Siamo a gennaio-febbraio, quando la squadra in classifica è attaccata all'Inter. Allegri in quella fase si aspetta, se non il rinnovo, almeno un appoggio pubblico più evidente per il suo lavoro, che non arriva.
3) IL MERCATO DI GENNAIO - Una diretta conseguenza della decisione di Giuntoli sembra essere, agli occhi di Allegri, anche la conduzione del mercato di gennaio: là dove il tecnico si aspetta un paio di innesti di esperienza, in particolare a centrocampo (tipo Bonaventura), il ds porta un giocatore reduce da un grave infortunio, Tiago Djalò, e una scommessa totale come Carlos Alcaraz.
4) GIUNTOLI ASSENTE DOPO LE SCONFITTE - Nel periodo peggiore della stagione, durante il girone di ritorno, Allegri si sente un uomo solo, senza nessun aiuto da parte della società. Allegri si sente l'unico punto di riferimento del mondo Juventus di fronte ai tifosi e ai media. In particolare al termine di alcune partite finite male, Allegri imputa alla società, e a Giuntoli in particolare, il fatto di non essersi mai presentato di fronte ai microfoni, di non averci mai messo la faccia.
5) POCO PESO CON GLI ARBITRI - Quel "Dov'è Rocchi?" urlato da Allegri a bordo campo dopo essere stato espulso da Maresca nella finale di Coppa Italia contro l'Atalanta, si può parafrasare anche in un "Dov'è Giuntoli?", perché una delle accuse che il tecnico muove al ds è quella di avere tenuto un profilo troppo basso nell'evidenziare, durante l'ultima stagione, i presunti torti arbitrali subiti dai bianconeri.