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Giroud: 'Juve? Troverà il vero Milan. Dissi no a Pirlo. Scudetto, non abbiamo più jolly. Su Ibra e l'errore di Serra...'
JUVE - Giroud si concentra poi sulla Juve e sull'avvio di stagione complicato dei bianconeri, ora in ripresa: "Ammetto che mi aspettavo di vederli in corsa per lo scudetto perché la Juve è sempre la Juventus. Al di là della classifica e della partenza negli ultimi giorni di Cristiano Ronaldo, il loro miglior giocatore, hanno comunque un organico fatto di elementi importanti come per esempio Dybala, il loro playmaker offensivo, un elemento chiave e un campione. Forse hanno pagato i tanti infortuni, ma a livello di qualità e quantità sono tra i migliori d'Italia. Ecco perché non mi fido della Juventus: è in un buon momento e dovremo affrontarla nel giusto modo (...) Cosa temo di più? Là davanti hanno molte opzioni: oltre a Dybala, ci sono Morata, che ultimamente non ha giocato molto perché è stato coinvolto in discorsi di mercato, Kean, tornato in Italia dopo l'esperienza all'estero, e Kulusevski. Non c'è un solo elemento che può fare la differenza e dal quale devi guardarti".
REAZIONE - Per il Milan è il momento della reazione: "Non dobbiamo perdere fiducia in noi stessi o farci assalire da timori e dubbi perché abbiamo perso in casa un match che dovevamo vincere - ammonisce Giroud -. Contro la Juventus voglio rivedere il solito Milan generoso, determinato e pronto a riscattarsi subito. D'accordo siamo caduti male, ma siamo pronti a combattere, come si dice, con il coltello tra i denti".
VICINO ALLA JUVE - Giroud poi svela di essere stato vicino alla Juve: "E' successo nell'estate 2020, con Pirlo allenatore, ma ho preferito restare al Chelsea dove volevo giocarmi le mie chance. Visto come si è conclusa la stagione (vittoria della Champions, ndr), ho preso la decisione".
SERRA - Giroud torna poi sullo Spezia e sulle polemiche dopo il clamoroso errore dell'arbitro Serra: "Ha subito capito di aver sbagliato: ha chiesto scusa e gli si leggeva in faccia che era dispiaciuto. Purtroppo si è trattato di una situazione di gioco che è accaduta e sulla quale non possiamo fare niente. Dovevamo vincere e invece abbiamo perso. Messa così, è davvero tanto frustrante, ma penso che anche noi abbiamo le nostre responsabilità: potevamo chiudere il confronto segnando il 2-0 e non ci siamo riusciti. Ora è necessario usare questa frustrazione che ci è rimasta dentro per fare bene contro la Juventus".
SCUDETTO - Passo falso che può compromettere la corsa scudetto? Non secondo Giroud: "Nello spogliatoio siamo uniti e determinati, ma ci sentiamo anche un po'... spalle al muro perché abbiamo bisogno di fare una grande partita con la Juve per non perdere terreno rispetto all'Inter. (...) Dopo aver perso lunedì in casa, non abbiamo più jolly, ma non sono preoccupato perché conosco il valore del nostro gruppo. Sono convinto che resteremo vicini all'Inter e in corsa per lo scudetto fino alla fine".
IBRA - Un pensiero su Zlatan Ibrahimovic: "Zlatan è il motore della squadra. E' esigente specialmente con i giovani, ma anche con gli altri. Vuole sempre fare bene perché è al top fisicamente e pretende lo stesso dagli altri. E' importante sia in campo sia nello spogliatoio. Tutti insieme puntiamo ad arrivare in alto".