Gip di Milano: "Il deposito di armi di Cambiago è degli ultras dell'Inter Ferrario e Beretta. Quadro inquientante"
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Il deposito di armi rinvenuto dalle forze dell'ordine la scorsa settimana in un capannone di Cambiago – provincia di Milano – è “ascrivibile all'ultrà dell'Inter Christian Ferrario e al capo della Curva Nord Andrea Beretta”, in carcere dallo scorso 5 settembre per l'omicidio dell'appartenente alla 'ndrangheta Antonio Bellocco. A giungere a questa conclusione è il Gip della Procura della Repubblica di Milano Domenico Santoro, che utilizza questi argomenti per spiegare l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del Ferrario, su richiesta dei pm Paolo Storari e Sara Ombra.
In occasione della perquisizione, è stato ritrovato un numero considerevole di armi, tra cui un fucile AK47, tre bombe a mano una mitragliatrice Uzi. Sempre all'interno dell'ordinanza, si fa riferimento ad un elenco di 54 “pezzi”, tra cui anche “segni distintivi e contrassegni della Polizia” contraffatti, un fucile semiautomatico, puntatori laser per fucili e munizioni.
A commento di tutto questo, il Gip Domenico Santoro aggiunge: “Quale la destinazione di armi da guerra di bombe a mano dall'elevatissima capacità offensiva, di giubbotti antiproiettile, di materiale utile per veri e propri agguati?”. E giungendo alla conclusione che si tratti di un “quadro inquietante, che lascia intravedere una proiezione criminosa" degli ultras "ancora più preoccupante" di quella venuta a galla con l'inchiesta milanese "doppia curva", in cui si è contestata l'associazione per delinquere anche aggravata dal metodo mafioso.
In occasione della perquisizione, è stato ritrovato un numero considerevole di armi, tra cui un fucile AK47, tre bombe a mano una mitragliatrice Uzi. Sempre all'interno dell'ordinanza, si fa riferimento ad un elenco di 54 “pezzi”, tra cui anche “segni distintivi e contrassegni della Polizia” contraffatti, un fucile semiautomatico, puntatori laser per fucili e munizioni.
A commento di tutto questo, il Gip Domenico Santoro aggiunge: “Quale la destinazione di armi da guerra di bombe a mano dall'elevatissima capacità offensiva, di giubbotti antiproiettile, di materiale utile per veri e propri agguati?”. E giungendo alla conclusione che si tratti di un “quadro inquietante, che lascia intravedere una proiezione criminosa" degli ultras "ancora più preoccupante" di quella venuta a galla con l'inchiesta milanese "doppia curva", in cui si è contestata l'associazione per delinquere anche aggravata dal metodo mafioso.
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Eccoli i veri valori dei nostri cugini indalisti, meritano una retrocessione immediata