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Giovani promesse: Petagna da record, vale Zapata e Quagliarella. E la Premier osserva
Ragazzi promettenti e in rampa di lancio, i campioni delle nuove generazioni sono pronti a prendersi la Serie A e non solo: viaggio alla scoperta delle giovani promesse del campionato italiano, un appuntamento settimanale per conoscere meglio i futuri padroni del calcio.
Un giocatore, una missione: salvare la Spal a suon di gol, Andrea Petagna lo sta facendo nel modo giusto. L'attaccante classe '95, cresciuto nel vivaio del Milan e arrivato a Ferrara la scorsa estate dall'Atalanta, sta vivendo la sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo, 14 gol in questa Serie A (record personale e per la Spal in campionato, precedentemente i 12 gol di Egidio Morbello nel 1959/60), ma ad impressionare è soprattutto il ruolino di marcia da gennaio: 8 gol dall'inizio del 2019, solo Quagliarella (10) e Duvan Zapata (11) hanno fatto meglio in Italia. Tante reti (sono 15 considerando anche quella in Coppa Italia), ma oltre all'efficacia sotto porta c'è di più: lavoro sporco in area (un tocco ogni 19') e sponde per i compagni (79% passaggi riusciti).
Cancellata l'etichetta di attaccante "che fa giocare bene la squadra, ma non segna", Petagna ha ripagato la fiducia del tecnico Semplici e del ds Vagnati, che lo hanno fortemente voluto e a lungo trattato in estate per strapparlo all'Atalanta. E ora i fari del mercato sono puntati sul classe '95, soprattutto dall'Inghilterra: più volte in stagione il Leicester ha inviato scout allo stadio Mazza per seguirlo da vicino, ricevendo dagli osservatori relazioni e commenti sempre più positivi. Ma per il mercato c'è tempo, ora c'è da archiviare il discorso salvezza per la Spal (al momento a +9 sull'Empoli terzultimo): e il nuovo, maturo, Petagna è pronto a mettere il sigillo finale con i suoi gol.
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