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    Giovani promesse: Barella è già un top. Inter in pole, ma Milan, Napoli e Sarri...

    Giovani promesse: Barella è già un top. Inter in pole, ma Milan, Napoli e Sarri...

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    Ragazzi promettenti e in rampa di lancio, i campioni delle nuove generazioni sono pronti a prendersi la Serie A e non solo: viaggio alla scoperta delle giovani promesse del campionato italiano, un appuntamento settimanale per conoscere meglio i futuri padroni del calcio.



    "Born ready", commento tanto caro agli sportivi statunitensi: nato pronto, pronto a cogliere al volo ogni occasione, pronto per fare il grande salto di qualità. Non può esserci definizione più calzante per Nicolò Barella, che tra Nazionale e Cagliari ha dimostrato una volta in più di essere pronto a togliersi di dosso l'etichetta di promessa per accoglierne un'altra: certezza, big. Contro la Finlandia è arrivato il primo gol in Azzurro, ma l'impegno con l'Italia non gli ha sottratto energie, anzi: a Verona contro il Chievo, pur senza segnare, Barella ha sfoderato una prestazione da migliore in campo, mantenendo fede al proprio gioco totale. Dribbla e costringe al fallo gli avversari (ne subisce uno ogni 34'), li ferma con le buone (215 palloni recuperati, il miglior giocatore di movimento italiano in questa Serie A) o con le cattive (41 falli fatti).



    Giovani promesse: Barella è già un top. Inter in pole, ma Milan, Napoli e Sarri...



    Numeri da top player e da top player sono anche i numeri che riguardano il mercato e l'asta che può scatenarsi in estate superando i 50 milioni di euro. "Tenere Nicolò sarebbe bellissimo, ma è dura" ha ammesso il presidente dei sardi Giulini, conscio che ormai Barella sia pronto a ringraziare il Cagliari per aver dato inizio alla sua storia e a salutarlo per spiccare il volo. La meta è ancora tutta da scoprire, perché se l'Inter a gennaio ha messo le mani sul centrocampista classe '97 ed è in pole position, l'affare non è ancora definitivamente chiuso e la lista di squadre pronte a insidiare i nerazzurri è lunga e ricca: dal Milan che lo segue da tempo al Napoli, che a gennaio ha fatto un tentativo concreto con il Cagliari, fino a Maurizio Sarri, stregato da Barella e interessato a lavorare con lui al Chelsea (in caso di conferma) o altrove, magari a Roma. Futuro ancora da scrivere, ma una certezza: Barella non è più una semplice promessa ma una realtà tutta italiana, per la gioia di Mancini e della Nazionale.



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