Giornata mondiale della Pizza. Ce n'è una inventata da Maradona. A Napoli è già nata quella del 5-1 alla Juve: le più famose
All’ombra del Vesuvio, si sa, la passione per il calcio e il culto per il buon cibo spesso si fondono per trascorrere qualche ora di piacere. E allora non poteva mancare la pizza celebrativa post 5-1, con tanti gusti quanti i gol segnati ai bianconeri dal Napoli: 1° spicchio con genovese, 2° spicchio con mozzarella di bufala, ricotta, pepe e cicoli, 3° spicchio con friarielli e salsiccia, 4° spicchio con provola e salame e infine, al centro, ragù napoletano con polpettine.
Questa è solo l’ultima delle pizze che celebra un successo sportivo, ma in passato ce ne sono state tante che poi sono rimaste nei menù delle pizzerie napoletane. Guardiamo quali sono:
Partiamo immediatamente dalla Pizza Maradona, ideata proprio dal “Pibe de Oro”, chiesta dall’argentino al Maestro Giorgio Moffa, titolare dell’Antica Pizzeria Ciro 1923. La pizza in questione è stata recentemente riproposta nel menù del locale in onore del campione argentino e prevede: pomodoro, mozzarella, salame, peperoncino, tonno e cipolla.
Nel 2011, invece, sempre a Napoli e sempre con la pizza, hanno voluto celebrare il ritorno degli azzurri in Champions League. A San Giorgio a Cremano, in piazza Massimo Troisi, è stata riprodotta la Coppa dalle grandi orecchie con ripieno di speck, patate al forno e mozzarella, ricoperta di prosciutto crudo, rucola, pomodorini e ciliegine di bufala.
In onore di un altro “figlio” di Napoli, Ezequiel Lavezzi, è nata la pizza Pocho, nella pizzeria di Salvatore Urzitelli a Fuorigrotta. Un ripieno a forma di L con i seguenti ingredienti: ricotta, mozzarella di bufala, salame e peperoncino. La copertura è divisa in tre parti, la prima con crema ai 4 formaggi e zucchine, la seconda con prosciutto cotto e mozzarella e infine, la terza, con salsicce e friarielli.
Questi citati sono solo alcuni esempi e sicuramente in città non aspettano altro di poterne creare di nuove. Anche perché qualche anno fa è stata fatta la pizza Ancellotti, quattro gusti per augurarsi uno scudetto mai raggiunto. Manca ancora, invece, la pizza Spalletti. Il rapporto che c’era lo scorso anno tra i tifosi del Napoli e il tecnico toscano non era idilliaco, ma adesso le cose sono cambiate, sotto la guida di Luciano il Napoli vola verso un tricolore che attende dai tempi di Maradona e allora si che a quel punto una Pizza a sé dedicata, big Luciano, la meriterebbe eccome.