Gillet, dal Catania solo un sondaggio
A un certo punto ha pensato di appendere i guanti al chiodo, Jean-François Gillet. Anzi, in due momenti: il primo, quando è stato condannato a 3 anni e 7 mesi di sospensione per degli illeciti che lui grida al mondo non averlo sfiorato - tanto da portarlo alla dolorosa restituzione delle chiavi della città di Bari - poi scontati a 17 mesi; la seconda, quando pareva che la società pugliese dovesse venire acquistata dal patron fiammingo dell'Anderlecht, che - se ci fosse riuscito - lo avrebbe voluto con sè in dirigenza.
Invece, scontata la sua pena, il nazionale belga è pronto a tornare in campo. Solo che gli si prospetta, per la prima volta nella sua lunga carriera, un ruolo da dodicesimo; e per di più alle spalle di quel Padelli con cui i ruoli, ai tempi di Bari, erano invertiti. Sta stretta la panchina al Gatto di Liegi? Difficile saperlo: non parla con nessuno, e in questo momento non ha nemmeno un procuratore che lo rappresenti in Italia. Di certo, c'è solo il sondaggio effettuato dal Catania con il Torino. Ma è bene placare queste voci: gli etnei sono sempre più propensi ad affidarsi ancora a Frison. E per Gillet si avicina la prima stagione da "portiere di riserva" della sua vita.