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    Giampaolo: 'Italia fuori dal Mondiale non per colpa degli stranieri, 3 novità per rilanciare il calcio'

    Giampaolo: 'Italia fuori dal Mondiale non per colpa degli stranieri, 3 novità per rilanciare il calcio'

    L'allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo al Corriere dello Sport indica la via per far rinascere il calcio italiano: "Non è colpa degli stranieri se la Nazionale non si è qualificata per il Mondiale. Evidentemente non siamo in grado di crescere i nostri ragazzi anche per una ragione economica: all’estero costano meno e fra uno straniero di 20 anni e un italiano della stessa età il presidente di un club prende lo straniero. Poi però non si deve sindacare sui risultati degli azzurri e mettere in croce Ventura. Il calcio italiano è diventato la palestra di addestramento per le nazionali straniere. I giovani vengono da noi, imparano, e portano le nuove conoscenze nei loro Paesi. Andare avanti su questo piano è un errore". 

    "Immagino tre cambiamenti. Il primo: creare un protocollo di tipo tecnico e tattico che unisca tutte le Nazionali, dalla Under 16 alla Nazionale A. Tutte devono avere la stessa impostazione, così quando un giocatore fa il salto di categoria non è costretto a ripartire da zero. Il secondo: ci vogliono gli stage, bisogna individuare 4 settimane all'anno da dedicare alla Nazionale. E se per avere quello spazio c'è bisogno di ridurre il numero delle squadre, va bene, passiamo a 18. Il terzo: andate a rileggere l'elenco dei convocati azzurri per il 2006, si accorgerà che gran parte di quei giocatori è passata dalla Serie C alla Serie A, gente come Oddo, come Grosso, come Barzagli. Adesso i club di Serie A danno un premio di valorizzazione a quelle società di Lega Pro che fanno giocare il giovane mandato lì in prestito. Ma così sparisce la competitività. Prima un ragazzo per giocare in C doveva bruciare l'erba, ora ci gioca perché porta soldi. Così non migliori i giovani, così li illudi. La politica ha massacrato il calcio". 

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