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Giaccherini: 'Conte non è difensivista, Inter provinciale come la Juve'
"Nell'Inter di Conte rivedo lo stesso tecnico di Juve e Nazionale. Cambiano gli interpreti, ma non il gioco, la ferocia e la fame di vittoria. Il suo essere un martello. Ancora una volta ha plasmato una squadra a sua immagine. Lìanno scorso ha ridotto il gap con la Juve, quest'anno completa il lavoro. E no, non gli serve andare in un centro estetico... Ovunque va, fa capire la sua mentalità e tutti recepiscono in tempi rapidi. La bellezza è la personalità, il carisma: dà tanto ai calciatori e i calciatori danno tanto a lui. È un perfezionista, dagli allenamenti al campo, tutto viene studiato nei dettagli. A volte le ciambelle non riescono col buco e in Champions non è andata bene. Ma alla lunga in campionato il suo lavoro viene sempre fuori".
"Non è un difensivista, perché il suo 3-5-2 è più un 3-3-4. I suoi esterni sono attaccanti aggiunti: interpreta il modulo in maniera offensiva. E poi che vuol dire difensivista? Allora anche altri vincenti come Allegri o Mourinho sarebbero difensivisti? In realtà, ogni tecnico ha il suo modo di interpretare il calcio per vincere. A inizio anno può darsi pure che abbia provato ad evolvere il suo credo, ma ha visto che non arrivavano i risultati sperati per colpa dei troppi gol presi. A quel punto è tornato alle vecchie certezze. Per vincere devi subire poco, è una legge matematica".