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    Gentile e il calcio: 'La meritocrazia non esiste più, spazio solo ai raccomandati. Per questo mi hanno fatto fuori'

    Gentile e il calcio: 'La meritocrazia non esiste più, spazio solo ai raccomandati. Per questo mi hanno fatto fuori'

    Claudio Gentile, ex difensore della Juventus, ex commissario tecnico dell'Italia Under 21, parla a Bar Lariosport, dicendo la sua sul calcio italiano e sulla sua carriera da allenatore: "Ho detto delle cose sul mondo del calcio che nessuno ha mai detto. Sono stato penalizzato per questo. La meritrocazia lascia spazio ai raccomandati e a chi ha coperture. Non possiamo essere orgogliosi di quanto sta facendo il calcio italiano. Ho detto basta con questo calcio, non tornerò, non riesco a integrarmi più. Il calcio è stata la mia passione, non posso abbandonare uno sport del genere. Ma mi limiterò a fare l'osservatore. Purtroppo oggi un giocatore dura un anno, due. Lo fanno grandi i giornali. Dovrebbe essere il contrario. Colpa dei procuratori, che influenzano questo sistema, piazzando giocatori che farebbero fatica a stare a quei livelli". 

    "Quando l'ho detto sono stato escluso, pur vincendo quello che non ha vinto nessuno. La medaglia olimpica l'ha vinta solo Posso nel '36. Ma io non sto a queste regole: io ho sempre chiamato e fatto giocare chi merita, e i risultati mi hanno dato ragione. Ma sono stato messo da parte". 

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