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    Genoamania: Pereira e quel tentativo di cancellare il passato

    Genoamania: Pereira e quel tentativo di cancellare il passato

    • Marco Tripodi
    Ancora una volta il Genoa sorprende tutti. Il primo squillo di un mercato fin qui sonnecchiante porta a Pegli un nome totalmente a sorpresa.

    Quello di Pedro Pereira è infatti il classico colpo non pronosticato che sembra ricalcare quella falsariga seguita negli ultimi anni dal club più antico d'Italia. Al netto dei centinaia di giocatori che ad ogni sessione di mercato vengono accostati al Genoa molto spesso finiscono poi per essere tesserati calciatori sfuggiti a questa riffa di candidature. È sempre stato così nell'era Preziosi e così evidentemente continua ad essere.

    Ma a sorprendere veramente in questa vicenda, più che il salto della quaglia fatto dall'ex blucerchiato, è la sua decisione di cancellare del tutto dai propri profili telematici qualsiasi riferimento al suo passato sull'altra sponda del Bisagno. Premesso che al netto di ciò che un calciatore fa nella propria vita privata quello che conta realmente è che faccia il suo dovere sul prato verde, credo che rinnegare ciò che si è fatto fino a ieri non sia affatto un bel segnale. Forse qualche genoano sarà anche contento di quest'opera di dannatio memoriae eseguita da Pedrito, però io personalmente lo ritengo invece un evitabile autogol. Pereira non è il primo e non sarà l'ultimo calciatore a passare da una parte all'altra della città e di certo non è stato un simbolo, in un senso o nell'altro, né per i sampdoriani né tantomeno per i genoani. Se il suo cambio di maglia genererà scalpore tra le tifoserie rivali sarà soltanto a causa del suo gesto. Un gesto che anziché spegnere le polemiche rischia viceversa di alimentarle.

    Ed il primo a pagarne le conseguenze non potrà che esserne il diretto interessato.

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