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    Genoamania: giù le mani da Izzo e Perin

    Genoamania: giù le mani da Izzo e Perin

    • Marco Tripodi
    Gli antichi greci sostenevano l'utilità di studiare la storia per non ripetere gli errori del passato. Una visione evidentemente un po' troppo ottimistica e senza dubbio disattesa delle future generazioni dell'umanità.

    2500 anni dopo i tifosi del Genoa si augurano che quella antica formula che Cicerone avrebbe poi riassunto nella celebre frase Historia magistra vitae possa servire da linea guida ai dirigenti del club calcistico più antico d'Italia.

    Come ad ogni sessione di mercato più che sognare il popolo rossoblu si trova costretto a pregare. La costante che accomuna ogni campagna trasferimenti è quella che vede i nomi più quotati dell'organico genoano finire nella lista della spesa di altre società. Questa volta il turno tocca a Mattia Perin e Armando Izzo, due degli idoli più amati dalla Gradinata Nord, quotidianamente indicati in partenza già nelle prossime settimane.

    Premesso che ad entrambi per quanto stanno dimostrando al Genoa spetterebbero scenari di primissimo livello, attualmente impensabili da raggiungere in Liguria, sarebbe davvero un grosso errore cederli nel bel mezzo della stagione. A tal proposito le rassicurazioni che giungono dalla dirigenza, in primis dal direttore generale Giorgio Perinetti, sembrano benauguranti. Eppure le bruciature vissute in passato sulla propria pelle sono troppo dolorose per lasciare del tutto tranquillo il tifoso genoano.

    La speranza è che a venire in aiuto dei sostenitori del Vecchio Balordo sia non tanto la storia quanto la cronaca, quella più recente risalente a non più di dodici mesi fa, quando la partenza di autentiche colonne come Pavoletti e Rincon fu una delle cause principali del tracollo vissuto dal Genoa nel girone di ritorno del passato campionato. Una salvezza acciuffata per i capelli al termine di un torneo che sembrava invece poter regalare una certa serenità, dovrebbe essere il maggior insegnamento nei confronti di chi oggi possa essere persuaso dall'idea di cedere gli uomini migliori di una squadra che deve ancora lottare parecchio per migliorare una classifica che resta deficitaria. Ripetere gli errori del passato questa volta potrebbe costare davvero molto caro.

    Speriamo che almeno in questo caso la storia possa essere davvero maestra di vita.

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