Getty Images
Genoamania: uno stallo che cambia tutto
Cinque giorno dopo aver lasciato due punti che sembravano ormai garantiti in riva al Lario, il Genoa archivia il rammarico di Pasquetta ringraziando proprio la stessa formazione lombarda. In ossequio alla più rigorosa par condicio, la squadra di Moreno Longo ha infatti riservato al Bari il medesimo trattamento adoperato con il Grifone, replicando in terra di Puglia seppur in modalità differente quel 2-2 già imposto a inizio settimana ai liguri.
Un pareggio, quello del San Nicola, che unito al 2-0 inflitto in contemporanea da Bani e compagni al Perugia e al pareggio del Frosinone in casa del Cagliari riporta la classifica di B indietro di una settimana, almeno per quanto riguarda le prime tre posizioni. Esattamente come avveniva prima di Pasqua, il Genoa si trova nuovamente quattro lunghezze dietro i ciociari e con sei punti di vantaggio sui galletti.
Tutto quindi è tornato come prima, dando l’impressione che nulla in queste due giornate sia cambiato. In realtà le modifiche ci sono state e sono anche parecchio importanti. Giunti a questo punto della stagione, infatti, ogni mossa può riservare sorprese decisive per l’epilogo del campionato e anche lo stallo assume un’importanza fondamentale, assumendo una valenza altissima soprattutto per chi è davanti. E se oggi, a cinque turni dalla fine del campionato, il Genoa è un po’ più vicino alla promozione diretta il merito è anche di questo doppio 2-2 che di fatto ha congelato la classifica togliendo però due turni al calendario.
Certamente i sei punti di vantaggio non possono ancora rappresentare un’ipoteca né un’assicurazione ai sogni di gloria del Grifone. Ma sono comunque un ottimo tesoretto da gestire senza farsi prendere dalla frenesia e senza fare calcoli. Quelli, al limite, li deve fare chi sta dietro. Magari coniugandoli con qualche fioretto da riservare al proprio santo protettore.