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    Genoamania: un'ossessione chiamata Vincenzo

    Genoamania: un'ossessione chiamata Vincenzo

    • Marco Tripodi
    Il silenzio che aleggia attorno alla questione-panchina in casa Genoa ha un solo significato: il Grifone non ha perso del tutto le speranze di fare di Vincenzo Italiano la sua nuova guida tecnica.
     
    A quasi 72 ore dalla promozione in A dello Spezia, momento che avrebbe dovuto rappresentare la chiave di volta del tormentone-Italiano, e nonostante i legittimi impedimenti avanzati dalla dirigenza aquilotta nel separarsi dal proprio allenatore, la controparte rossoblù è evidentemente convinta di poter ancora risolvere la situazione come sperato. L’infatuazione di Enrico Preziosi e Daniele Faggiano per Italiano è ormai innegabile e sembra rappresentare qualcosa di più di una semplice cotta estiva. Il non volersi arrendere di fronte al muro eretto da Gabriele Volpi attorno al proprio tecnico dimostra come la coppia rossoblù consideri l’ex centrocampista siculo-tedesco qualcosa di più di una prima scelta. A Villa Rostan Italiano è visto come l’uomo giusto a cui affidare il timone della barca genoana. Tanto da far apparire le altre ipotesi solo come soluzioni di ripiego. Una convinzione che probabilmente viene alimentata dalle stesse volontà del diretto interessato, che i ben informati dicono smanioso di tornare a Genova dopo l’infelice parentesi vissuta da calciatore.
     
    Intanto però la sabbia nella clessidra scorre veloce e quella che resta nella parte superiore di essa pian piano diventa sempre meno. La nuova stagione è ormai alle porte, tanto che nel giro di un paio di giorni (la data certa resta ancora un mistero, peraltro non l’unico da queste parti) l’organico genoano sarà chiamato a raccolta al Signorini. Ma chi se ne occuperà? Quasi certamente non Davide Nicola, capitano di vascello formalmente ancora in carica, al quale tuttavia non è bastato trasformare l’acqua in vino per persuadere Preziosi&Faggiano che sia lui l’uomo che fa al caso loro. Forse Rolando Maran, oppure Roberto D’Aversa, tecnici sponsorizzati rispettivamente dal presidente e dal suo braccio destro ma non in grado di mettere d’accordo il pensiero di entrambi. L’unico a riuscirci in questo momento appare soltanto Italiano, desiderio ai limiti dell’ossessione della lunga e calda estate rossoblù.
     

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