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Genoamania: un'intera squadra ai saluti. E in campo non sarebbe niente male...
Ma questa volta a differenza di quanto avvenuto molto spesso in passato questa regola non scritta verrà osservata più per necessità che per scelta.
E già perché tra giocatori che torneranno alla casa madre dopo il prestito in rossoblù e altri che hanno terminato il proprio rapporto professionale con il Grifone, sono addirittura 15 sui 29 che componevano la rosa genoana nella stagione appena conclusa gli elementi che a Pegli potrebbero non fare più ritorno. Una vera e propria formazione con tanto di riserve e in grado di esprimere valori anche di una certa rilevanza.
DIETRO - Volendola stilare, e partendo da un ormai tradizionale 3-5-2, questa formazione avrebbe in Mattia Perin il suo capitano. Il portiere pontino ha già fatto le valigie e salutato la truppa per rientrare alla Juventus ma né lui né il Genoa nascondono le speranze di un ennesimo ritorno in Riviera. A comporre un'ideale linea difensiva davanti a lui ci sarebbero Jerome Onguenè, oggetto misterioso del mercato di gennaio rispedito al mittente, Cristian Zapata, in scadenza di contratto dopo due anni in Liguria con più ombre che luci, ed Edoardo Goldaniga, che il Grifone pare invece sul punto di riscattare dal Sassuolo.
IN MEZZO - Il perno del centrocampo sarebbe senza dubbio Kevin Strootman, altro elemento per il quale, al pari di Perin, gli uomini di Preziosi sono al lavoro nel tentativo di compiere un'impresa assai ardua. Accanto all'olandese troverebbero poi spazio il quasi svincolato Valon Behrami e Miha Zajc, entrambi tuttavia con buone possibilità di tornare al Signorini tra poco più di un mese. Allo svizzero il Genoa ha infatti proposto un allungamento di contratto, mentre per lo sloveno è pronto il riscatto dal Fenerbahce. Sulle corsie esterne di questo ipotetico Grifone agirebbero poi lo juventino Luca Pellegrini e il londinese Davide Zappacosta, altro sogno del mercato rossoblù molto difficile da realizzare, vista soprattutto la folta e agguerrita concorrenza.
DAVANTI - A comporre il tandem offensivo di questo immaginario 11 formato esclusivamente da giocatori in procinto di lasciare il club più antico d'Italia ci sarebbe poi una coppia che farebbe certamente scintille: Goran Pandev e Gianluca Scamacca. Malgrado i ripetuti e insistenti tentativi di persuasione fatti nei suoi confronti anche da Enrico Preziosi in persona, il macedone non pare intenzionato dal rinunciare all'idea di porre fine alla propria carriera una volta terminato l'Europeo con la sua nazionale. Rivedere Pandev in campo sarà quindi un'impresa ai limiti del possibile, paragonabile all'ipotesi che Scamacca possa tornare a Pegli. Il centravanti romano di proprietà del Sassuolo è già da tempo nel mirino di diversi grandi club e qualora non dovesse compiere il grande salto resterà con ogni probabilità proprio in Emilia.
IN PANCHINA - Come detto in apertura questa fantomatica formazione potrebbe disporre anche di alternative più o meno valide agli undici presunti titolari, anche se con diversi squilibri numerici tra un reparto e l'altro. Mentre per il ruolo di vice Perin, ad esempio, ci sarebbero addirittura due alternative, rappresentate da Federico Marchetti e Lukas Zima, entrambi in scadenza a fine mese anche se con prospettive differenti di permanenza, in difesa di fatto non ci sarebbero sostituti. Discorso simile a centrocampo dove l'unico in bilico potrebbe essere il neo-juventino Nicolò Rovella che però, accordi alla mano, dovrebbe restare in prestito per altri dodici mesi. Un altro bianconero è infine l'attaccante di scorta Marko Pjaca, destinato a far rientro a Vinovo lasciando pochi rimpianti dietro di sé.
FUORI CAMPO - Per concludere il nostro giochino possiamo infine aggiungere a questa distinta anche il nome di un allenatore e di un direttore sportivo. Il tecnico sarebbe ovviamente Rolando Maran mentre il dirigente avrebbe il volto di Daniele Faggiano, entrambi sollevati dai rispettivi incarichi lo scorso autunno ma ancora sotto contratto con i rossoblù.