Genoamania: un derby per riscrivere una stagione
ULTIMO TRAGUARDO - Dopo una stagione tribolata, iniziata sotto ottimi auspici ma lentamente degenerata in un vortice di sconforto, il Genoa si accinge a giocarsi l'ultimo vero obiettivo dell'anno. Battere i cugini domani sera significherebbe non soltanto vendicare la sconfitta dell'andata, ma vorrebbe dire anche nobilitare un'intera annata. Non importa arrivare ottavi o diciassettesimi in classifica. Non importa neppure giungere dietro o davanti ai blucerchiati alla fine del torneo. Conto solo batterli nello scontro diretto.
FARSI PERDONARE - Non è solo una speranza. E' quasi un atto dovuto da parte dei giocatori nei confronti di una tifoseria che negli ultimi mesi ha inghiottito bocconi amarissimi. La tregua dei contestatori non ha cancellato nella memoria del popolo rossoblu le figuracce memorabili collezionate contro Palermo, Cagliari e Pescara.
Ora è giunto il momento di riscattare quegli scivoloni. Certo non sarà un'impresa facile. Innanzitutto per l'imprevedibilità proverbiale del derby, poi per lo stato di salute in cui ci arrivano le due squadre.
SALUTE - Per certi versi sembra di rivivere la vigilia dell'andata, però a parti invertite. Allora erano i blucerchiati ad essere in crisi, con Giampaolo sull'orlo dell'esonero. Poi la fortunosa vittoria con il Genoa cambiò il destinodi squadra ed allenatore.
Oggi il malato, seppur convalescente, è sicuramente il Grifone e a rischiare la panchina, almeno in vista della prossima stagione, è Mandorlini, che nonostante l'ottimo impatto avuto dopo il suo arrivo non sembra aver ancora convinto del tutto un ambiente che con lui resta scettico. Anche per il tecnico, quindi, una vittoria avrebbe un significato speciale. Vincere il derby non solo gli garantirebbe una permanenza quasi scontata a Genova ma certamente cambierebbe l'opinione che molti genoani hanno di lui.
Fosse una partita come un'altra il pronostico sarebbe a senso unico. Ma, si sa, il derby non è una partita normale. E l'ennesima dimostrazione di quello che pare un luogo comune ma non lo è, la si è avuta propria all'andata.
Speriamo che gli dei del pallone siano in vena di compensazione...