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    Genoamania: torti, errori e rimedi

    Genoamania: torti, errori e rimedi

    • Marco Tripodi
    Un passo avanti e due indietro.

    Dopo aver illuso tutti con la vittoria sul Torino, il Genoa fallisce per la seconda volta consecutiva l'accelerazione decisiva. Così come quella dell'Hellas lunedì scorso, anche quella della Lazio di ieri è stata una vittoria netta e meritata. Ad agevolarla un Immobile che fa dei fischi del Ferraris il proprio combustibile per esplodere e la prestazione di un Genoa poco più che inesistente là davanti e che si scioglie alla seconda difficoltà.

    Però c'è un però. È impossibile infatti non chiedersi come sarebbero andate le cose se l'evidente fallo di Acerbi su Piccoli lanciato a rete fosse stato giudicato come da regolamento: ossia con l'espulsione del difensore biancoceleste. Un episodio che probabilmente avrebbe modificato la gara. E non soltanto perché il vantaggio degli ospiti è arrivato proprio nel ribaltamento di fronte successivo. Parlare degli arbitri non è mai bello e spesso risulta più dannoso che utile, soprattutto se serve a mascherare i limiti di chi ha subito i torti. Tuttavia gli episodi sfavorevoli al Grifone cominciano a diventare davvero tanti per non essere considerati una variabile importante nella corsa verso la salvezza. Alzare la voce nelle sedi opportune, per quanto sia sgradevole, a volte diventa inevitabile. E adesso è giunto il momento di prendere in considerazione l'eventualità.

    Tuttavia, se ciò dovesse accadere, nessuno si illuda che ciò basti per raddrizzare la stagione. Nelle prossime sei gare servirà innanzitutto un Genoa diverso da quello visto nelle ultime due uscite. Bisognerà prima di tutto ritrovare il Grifone ostico e grintoso del primo bimestre di Blessin. Solo ritrovando se stessi infatti i rossoblù potranno dire ancora la loro nella corsa al quartultimo posto. Se poi dovesse arrivare anche una maggiore attenzione da parte degli arbitri, male non sarebbe...

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