Genoamania: Sheva porta il carattere. Ora serve la fortuna
Ma le attenuanti all'ex bomber di certo non mancano. Ipotizzare che in appena due settimane di lavoro, con l'infermeria piena e diversi giocatori impegnati con le rispettive nazionali, Shevchenko potesse trasformare la zucca di inizio campionato in una splendida carrozza era semplicemente un'utopia. Troppo poco il tempo a sua disposizione e troppo pochi anche gli elementi con cui lavorare. Considerando poi che l'argilla a disposizione del nuovo vasaio rossoblĂ¹ è la stessa con cui lavorava il suo predecessore. Inevitabile quindi che contro i giallorossi il Grifone si limitasse ad una partita di pura passivitĂ . In una situazione simile pretendere di piĂ¹ era onestamente impensabile.
Anche nell'ennesima notte buia di questa sventurata stagione è tuttavia emerso qualche piccolo bagliore di speranza. A farlo sorgere è il carattere mostrato da una squadra che malgrado tutte le difficoltĂ ha lottato e corso a denti stretti per tutta la gara, venendo contrastata piĂ¹ dai propri limiti che dai meriti dell'avversario. Da qui deve ripartire Sheva, ben sapendo che il suo obiettivo principale per il prossimo mese e mezzo sarĂ quello di limitare il piĂ¹ possibile i danni. Poi, americani permettendo, sarĂ il mercato a portare aria nuova e salubre nello spogliatoio rossoblĂ¹. Fino ad allora bisognerĂ soltanto fare come ieri. Stringere i denti, serrare i ranghi e sperare anche in un pizzico di fortuna. Quella che fin qui è sempre del tutto mancata al Grifone.