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Genoamania: segnali di vita dal pianeta rossoblù
Seppur in formazione ancora ampiamente provvisoria, priva di tutti quei rinforzi che da qualche giorno stanno affollando il Cristoforo Colombo, la squadra rossoblù ha dimostrato di non aver perso quella personalità e quel carattere risultati fondamentali per la salvezza nella passata stagione. Doti necessarie per ripetere l'impresa anche quest'anno ma non sufficienti per superare lo scoglio partenopeo. Anche a causa di un var che anziché smorzare le polemiche sembra far di tutto per alimentarne di nuove.
Ma aldilà degli episodi, comunque importanti, ciò che resta dalla sera del Ferraris è una serie di sensazioni positive che ribaltano quanto respirato al Meazza otto giorni fa. Con il Napoli i rossoblù hanno ritrovato almeno in parte quel gioco e quella voglia mancate contro l'Inter, il che non significa che questo organico non abbia bisogno di rinforzi. Il Grifone di oggi è una creatura quasi inoffensiva, con gli artigli spezzati e le ali spennacchiate ma è tutt'altro che morto, come dimostra la capacità di assorbire dal proprio nocchiero la sua proverbiale voglia di lottare. Una creatura che non potrà che migliorare una volta assunta la pesante dose di ricostituenti che il mercato saprà portare alla causa rossoblù.
Ad attenderci ci saranno ora due giorni intensissimi fatti più di arrivi che di partenze, ai quali seguirà una pausa mai così provvidenziale. La prima sosta del campionato permetterà infatti a Ballardini di cominciare quell'opera di plasmatura che non ha potuto realizzare, se non parzialmente, dal 12 luglio ad oggi, dando finalmente un volto nuovo alla sua squadra. Segnali di vita timidi ma importanti, che fanno guardare al futuro con meno angoscia e pizzico in più di ottimismo. Nell'attesa di capire meglio che succederà davvero al timone del club.