Genoamania: quel 'siamo a posto così' che sa tanto di bluff
Con l'arrivo ormai certo di Cataldi e il ritorno quasi definito di Rubinho, il mercato del Genoa sembra essere chiuso con due settimane e mezzo di anticipo.
MERCATO CHIUSO - Così almeno dicono i vertici societari rossoblu. I frequenti incontri con l'amico Galliani sembrano aver contagiato anche il presidente Preziosi che da qualche giorno non fa che ripetere come un mantra quella frase diventata proverbiale sulle labbra dell'AD milanista: "Siamo a posto così".
Il Re dei Giocattoli spiega che le partenze eccellenti di Pavoletti e Rincon sono state surrogate dagli arrivi di Pinilla e del già citato mediano laziale, mentre il portiere brasiliano pone una toppa anche al drammatico infortunio di Perin.
Nel conto delle entrate bisogna poi aggiungere i colpi in prospettiva Beghetto e Morosini, oltre alla scommessa Taarabt, compensati dalle cessioni di Fiamozzi, Brivio e, probabilmente, Ntcham.
Nonostante il recente reintegro in squadra, infatti, il francese in prestito dal Manchester City resta comunque sul piede di partenza. Ora più che mai, in tempi di rose a numero chiuso, occorre fare i conti non solo con i bilanci ma anche con il numero di giocatori da mettere a disposizione del tecnico: non più di 25. Ecco perché un'altra cessione da qui a fine gennaio è inevitabile per il Genoa e proprio Ntcham, oltre al già epurato Cissokho, sembra essere il profilo più papabile tra quelli destinati a salutare la Lanterna.SOTTOTRACCIA - Ma è possibile che da oggi al 31 gennaio gli uomini-mercato rossoblu ripongano in un cassetto agende e telefoni? Difficile da credere, soprattutto conoscendo il dinamismo che contraddistingue Milanetto e company. E poi scrutando il collettivo genoano l'impressione è che ancora qualcosina da aggiustare ci sarebbe, soprattutto a centrocampo dove pur con l'arrivo del buon Cataldi la coperta appare ancora un po' corta.
Dando per scontato il ritorno in Inghilterra di Ntcham, il Genoa si ritroverebbe a dover disputare gli ultimi cinque mesi di campionato con soli tre mediani di ruolo (Cofie, Cataldi e Veloso, che peraltro al momento è pure infortunato) ai quali in caso di necessità si può aggiungere Rigoni. Proprio la scarsa predisposizione di quest'ultimo ad arretrare di qualche metro il proprio raggio d'azione, rispetto all'attuale posizione di trequartista, fa sorgere però diversi dubbi sull'effettiva chiusura del mercato in entrata.
SOGNO VERDEORO - L'impressione è che la dirigenza rossoblu continui a lavorare sottotraccia, come spesso gli è capitato di fare in questi anni. Il sogno, neanche troppo nascosto, è quello di arrivare ad Hernanes, ovviamente Juventus permettendo. A quel punto però si dovrebbe rinunciare a qualche altro elemento per non sforare il tetto delle 25 pedine. Un gioco ad incastri cervellotico ma che se realizzato regalerebbe a Juric una squadra più completa, in grado di regalare grandi soddisfazioni ai propri tifosi.