Genoamania:| Preziosi-Gasp, sempre guerra
Preziosi parla di Gasperini, e la polemica esplode fragorosa. La lontananza a quanto pare non ha giovato al rapporto, già molto deteriorato, tra il tecnico e il presidente. L'attacco, inaspettato ma deciso, è arrivato ieri sull'emittente genovese Telenord. Il presidente, dopo le parole al miele mandate nel corso della trattativa con l'Inter al tecnico di Grugliasco, ha attaccato frontalmente dicendo: 'Sappiamo che Gasperini ha chiamato alcuni nostri tesserati per portarli all'Inter, e ha insultato quelli che hanno rifiutato'. E ancora: 'Tecnici come Pillati, Spinelli e Barbero rimarranno, perché loro hanno una cultura italiana e non una cultura un po' zingaresca'.
Insomma il tradimento di Juric, convinto a fare il secondo dell'Inter proprio da Gasperini, ha scottato e non poco il presidente genoano, che non è tipo da mandarle a dire. La guerra continua: ora si aspetta la risposta del mister, che però potrebbe mettere a tacere tutto riparandosi dietro al suo solito charme. Certo è che questa pesante punzecchiatura andrà a rimpolpare il libro dei dissidi tra due che una volta si erano davvero tanto amati. Sono lontani i tempi in cui il duo rossoblù si lanciava messaggi d'amore.
Preziosi non aveva mai lavorato con lo stesso allenatore per cinque anni, per questo chi lo aveva soprannominato Gasperson (in onore di Sir Alex di Manchester) pensava che la storia potesse essere infinita. Poi però sono arrivate le prime incomprensioni, derivanti soprattutto dal mercato. Preziosi compra, Gasperini fa giocare la 'vecchia guardia'; Preziosi compra con l'aiuto di Gasperini, ma il Genoa non decolla. Il rapporto si incrina nel finale del campionato di due anni fa. Il Genoa arriva alla fine senza obiettivi, quasi svogliato: urge una scossa ma il presidente, troppo riconoscente, mantiene Gasperini al comando. Arriva l'estate, e la campagna faraonica con qualche dissidio (primo fra tutti su Boateng spedito poi al Milan) non allena la tensione.
Il nuovo Genoa parte con giocatori come Rafinha e Veloso, sognati dal tecnico di Grugliasco per anni. Sembra la svolta, il cielo torna sereno, ma l'inizio di campionato, tutt'altro che brillante, fa emergere vecchi dissapori. Dopo la sconfitta con il Palermo volano parole grosse, il presidente va giù pesante e prende l'unica decisione possibile: Gasperini viene esonerato. Ieri l'ultimo e forse evitabile capitolo di una lotta che continuerà a distanza fino a quando il Gasp non tornerà a Marassi. I tifosi probabilmente saranno dalla sua parte, ma per Preziosi il tempo della pace sembra essere davvero lontano.