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  • Genoamania: la squadra ha già scaricato Andreazzoli

    Genoamania: la squadra ha già scaricato Andreazzoli

    • Marco Tripodi
    Aurelio Andreazzoli non è più l'allenatore del Genoa. Non ufficialmente, visto che il tecnico di Massa è per il momento ancora alla guida del Grifone. Ma dopo la prestazione di ieri pomeriggio contro la Lazio la sensazione che il timone della squadra non sia più nelle sue mani è molto forte.

    In attesa di capire quale decisione prenderà nelle prossime ore Enrico Preziosi, se confermare Andreazzoli, chiamare Gattuso oppure optare per una terza via, la squadra sembra abbia già fatto la sua scelta.

    Quello visto in campo contro i biancocelesti è sembrato un gruppo senza alcuna guida tecnica né tattica. Un insieme di giocatori scesi in campo senza avere la minima idea di cosa stessero facendo. Con in più l'aggravante di avere pochissima voglia di sudarsi quella maglia che dovrebbero difendere con orgoglio. Un atteggiamento totalmente ribaltato rispetto a quello ammirato fino a poche settimane fa, quando il Genoa si candida va ad essere la sorpresa del campionato. Ora l'equipaggio non sembra più seguire il suo capitano, né reagire agli stimoli che egli prova a fornirgli. 

    Una situazione di stasi alla quale lo stesso Andreazzoli ha contribuito in maniera determinante con alcune dichiarazioni quantomeno rivedibili nei confronti della sua squadra. L'ultima proprio ieri quando nella sala stampa dell'Olimpico ha definito il proprio organico carente dal punto di vista tecnico. Un tentativo di difendere se stesso che si è trasformato in un clamoroso autogol. Innanzitutto perché egli stesso fino ad un mese fa non perdeva occasione per fare i complimenti alla società per la campagna acquisti eseguita. E poi perché svalutare il materiale umano che si ha a disposizione non è certo la forma di incoraggiamento migliore che gli si può dare.  Anzi il rischio che si corre è quello di deprimere ulteriormente un gruppo già affossato a livello morale dalle brutte prestazioni negli ultimi tempi.

    Ecco allora che se anche Andreazzoli riuscirà nell'intento di convincere Preziosi a dargli ancora un po' di tempo e fiducia avrà compiuto soltanto metà dell'opera. Il resto dovrà farlo con i suoi giocatori, cercando di ricucire un rapporto che appare ormai sfilacciato. 
     

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