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Genoamania, il Grifone che verrà: la situazione in difesa
PARTENZE - Dei sette elementi presenti in rosa nella seconda parte della stagione conclusasi con l'undicesimo posto in classifica, solamente due al momento sembrano non rientrare nei piani tattici di mister Ballardini. A fare le valige saranno quasi certamente sia Jerome Onguene che Cristian Zapata. Il primo, arrivato a gennaio in prestito dal Salisburgo, è rimasto di fatto una sorta di oggetto misterioso, utilizzato appena in un paio di occasioni e pertanto il suo rientro in Austria appare pressoché scontato. Il secondo, sbarcato in rossoblù due estati fa dopo essersi svincolato dal Milan, aveva iniziato bene la sua avventura in Liguria, salvo poi perdere posizioni nelle gerarchie del Balla e diventare una semplice alternativa ai titolari. Un'alternativa, tuttavia, piuttosto cara, dal momento che il colombiano percepisce uno degli stipendi più alti dell'intero organico genoano. Motivo che sommato ad un rendimento troppo spesso altalenante, spinge il Grifone a lasciarlo libero a partire dal prossimo 1° luglio, quando il suo contratto sarà scaduto.
CERTEZZE - Chi al contrario è sicuro di rimanere sono i tre ministri della difesa del Ballardini-quater: capitan Criscito, Andrea Masiello e Ivan Radovanovic. Tutti, malgrado un'età non più verdissima, rappresenteranno il filo d'unione tra il passato e il futuro. Uno zoccolo duro dal quale ripartire e su cui fondare le basi del nuovo Grifone. Non solo in campo ma anche, ovviamente, nello spogliatoio. Particolare è senza dubbio la situazione del serbo che dopo aver speso un'intera carriera giostrando da mediano si è scoperto all'alba dei 32 anni estremamente prezioso soprattutto in posizione difensiva. Lì lo ha piazzato Ballardini alla sua prima partita del suo quarto mandato e da lì non lo ha più spostato.
INCERTI MA NON TROPPO - Nei piani del tecnico romagnolo altri due elementi da confermare sarebbero poi Davide Biraschi ed Edoardo Goldaniga. Il primo è ormai un veterano del gruppo rossoblù, quello da più tempo stanziato stabilmente a Pegli dopo Goran Pandev. Per età ed esperienza Biraschi è stato più volte cercato, anche in passato, da altri club, magari provando ad inserirlo come pedina di scambio per giocatori destinati proprio al Grifone. Fino ad oggi, tuttavia, il suo armadietto è sempre rimasto pieno e difficilmente si svuoterà nei prossimi mesi. Per Goldaniga il discorso è parzialmente diverso. Anche su di lui Ballardini sa di poter puntare sempre ad occhi chiusi, rappresentando qualcosa di più di una semplice seconda scelta. Pur partendo spesso dalla panchina, il 27enne lombardo è di fatto un titolare aggiunto, il classico giocatore su cui sai di poter fare affidamento in ogni istante. Motivi che, uniti alla sua volontà di restare in rossoblù, hanno convinto il Genoa a riscattarne il cartellino dal Sassuolo. Una trattativa ben avviata ma non ancora conclusa. Soltanto momentaneo dovrebbe essere invece il rientro al Pio, dopo il semestre di prestito al Parma, di Mattia Bani, mai entrato in sintonia tattica con Ballardini e destinato ad un rapido commiato.
NOVITA' - Alla luce di tutti questi aspetti e considerando che dalla Primavera verrà promosso in pianta stabile anche il giovane moldavo Daniel Dumbravanu, non dovrebbero essere più di un paio i volti nuovi attesi a Pegli. Un elenco decisamente breve a cui fa però da contraltare la smisurata lista di nomi accostati nelle ultime settimane al Grifone. Cercando di fare un po' di luce nella selva di trattative più o meno reali e realistiche, emerge piuttosto netta l'intenzione della società di dotarsi di un difensore d'esperienza, che ben conosca il nostro campionato. Sotto questo profilo si inseriscono i sondaggi fatti per Medhi Benatia, Martin Caceres e Juan Jesus. Tutti alternativi fra loro e papabili di sbarcare a Genova, a patto di abbassare le pretese d'ingaggio. Più giovane dovrebbe infine essere l'altro innesto difensivo. Qui i nomi più gettonati al momento paiono essere quelli dell'atalantino Bosko Sutalo, dello juventino Radu Dragusin e del milanista Mattia Caldara.