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    Genoamania, gli alibi non fanno punti. Ma salvano Juric (forse...)

    Genoamania, gli alibi non fanno punti. Ma salvano Juric (forse...)

    • Marco Tripodi
    La domanda che tutti si fanno ora riguardo al Genoa è se dopo la sconfitta con il Napoli Preziosi continuerà ad aver fiducia in Ivan Juric. E il nervosismo mostrato dal tecnico in sala stampa dimostra che forse il primo a chiederselo è proprio il diretto interessato.

    Guardando la prestazione di ieri c'è in effetti poco da rimproverare ad un Grifone in grado di imbrigliare i vice Campioni d'Italia fin quasi al novantesimo, così come era accaduto di recente con Juventus e Milan. Spostando però lo sguardo sulla classifica non si può non considerare che con l'avvento del croato la media punti dei rossoblù sia precipitata inesorabilmente, portando alla classifica del Genoa appena 2 pareggi in cinque gare. Un raffronto a dir poco imbarazzante rispetto ai 12 punti collezionati nei sette turni precedenti. Se Ballardini, almeno ufficialmente, stando a quelle che sono state le parole del presidente è stato cacciato perché non faceva giocare bene la squadra, stessa sorte, a rigor di logica, dovrebbe toccare a chi in un mese ha portato nella cascina rossoblù pochissimo fieno, minando oltretutto alcune delle certezze di inizio stagione.

    Vero è che il calendario affrontato da Ballardini è stato bene più morbido di quello con cui si è dovuto misurare il suo successore. È altrettanto vero però che quando Juric ha ripreso in mano la squadra sapeva bene cosa l'avrebbe atteso e se ha accettato l'incarico è perché era convinto di poter dare un significativo apporto anche in termini di risultati. E chi ha puntato su di lui evidentemente la pensava alla stessa maniera.  Eppure ciò non è avvenuto.

    Se a questo poi aggiungiamo la sterilità ormai divenuta cronica di Piatek e una difesa costantemente incapace di mantenere la propria porta inviolata, il quadro che ne esce rende del tutto funesta la scelta fatta un mese fa. Qualcuno sostiene che a Juric manchi soprattutto un pizzico di buona sorte ma se essere sfortunati non può rappresentare un difetto di sicuro non è neppure un alibi in grado di garantirti la salvezza. Anzi casomai rischia di trasformarsi in un pericoloso paravento dietro al quale nascondere le proprie lacune.

    Alla fine l'impressione che se ne ricava è che l'autogol di Biraschi sia ad ogni modo una giustificazione più che sufficiente per convincere Preziosi a non tornare sui propri passi almeno fino al prossimo impegno, che poi si chiama derby. Sarà quello, proprio come un anno fa, il vero esame senza appello di Juric. Il 25 novembre i se e i ma non conteranno nulla. Sempre che nel frattempo il Joker non abbia già preso la sua ennesima decisione a sorpresa...

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