Genoamania: gli addii eccellenti ormai non fanno più male
La serenità post-natalizia dei tifosi del Genoa rischia come ogni anno di essere messa in dubbio dalle notizie di mercato che alleggiano attorno al Grifone.
(IN)SOSTITUIBILI - Due dei perni principali della formazione rossoblu sembrano infatti ormai destinati a proseguire la propria carriera lontano dalla Lanterna, inseguendo sogni di gloria con altri colori. Eppure per quanto amati ed importanti, sono sicuro che sia Leonardo Pavoletti (per altro più assente che presente negli ultimi tre mesi) che Tomas Rincon scompariranno presto dai cuori dei tifosi genoani. Il passato, del resto, insegna che è sempre stato così. Per ogni campione, o pseudo-tale, che se n'è andato, presto o tardi è arrivato un altro pronto a sostituirlo e a cancellarne il ricordo. Impossibile nominarli tutti, l'elenco sarebbe troppo lungo, e francamente anche inutile.
La stategia-Preziosi è nota da tempo e i sostenitori del Grifo negli anni non solo hanno imparato ad accettarla ma quasi quasi arrivano addirittura a condividerla. Il Genoa viene prima di tutto. I giocatori e gli allenatori passano, ma l'amore per questi colori rimane sempre inalterato ed è quello il vero valore da preservare.
STRATEGIA-PREZIOSI - Anche perchè, come lo stesso Joker ha avuto modo di sottolineare di recente, il Genoa a gennaio raramente è uscito indebolito dal mercato, nonostante spesso si sia privato dei pezzi più pregiati della propria collezione. Preziosi e i suoi collaboratori hanno dimostrato in questi anni che di giocatori se ne intendono, sapendo andare a scovare o a rilanciare talenti dove altri vedono solo semplici calciatori o promesse non mantenute.
Ecco perché ancora una volta il tifoso rossoblù non deve turbarsi. Il calcio delle bandiere e dei giocatori che si immedesimano in una squadra è finito da un pezzo. Ora non comandano più i sentimenti ma solo il dio denaro e, se non hai scecchi o fantamiliardari alle spalle, l'unica strada da percorrere per evitare una brutta fine è esattamente quella intrapresa dalla dirigenza del Grifone: rivalutare calciatori per poi rivenderli.
PLUSVALENZE - Per riscattare Pavoletti dal Sassuolo il Genoa sborsò poco più di tre milioni, mentre per convincere lo svincolato Rincon a lasciare Amburgo non servì invece neppure un euro. Adesso dalla vendita dei due il Grifone dovrebbe incassare poco meno di 30 milioni, quasi dieci volte tanto. Soldi utili per appianare i debiti rossoblu e garantire al club più antico d'Italia quel posto che merita nel massimo campionato nazionale.
Certo i sogni dei tifosi spesso cozzano con i numeri dei bilanci, però basterebbe guardarsi indietro per vedere in quali cattive acque veleggiavano i rossoblu ad inizio millennio. Nube che corre non è poi così lontana...
In attesa che anche su Genova volteggi l'elicottero di qualche magnate, conviene tenersi stretto Preziosi. E in molti sembrano averlo capito.