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    Genoamania: game over!

    Genoamania: game over!

    • Marco Tripodi
    Fine dei giochi. L'ennesimo pareggino stagionale, rimediato ieri dal Genoa nello scontro con la Salernitana, rappresenta la pietra tombale sulle velleità di salvezza dei rossoblù. A tredici giornate dal termine, con sei punti da recuperare sul quart'ultimo posto e dopo essersi arenati sull'ennesima ultima spiaggia, continuare a sperare che questa tribolata stagione possa avere un finale diverso da quello peggiore è un puro atto di fede, suffragato unicamente dall'aritmetica.

    TILT - L'unico appiglio di chi ancora si illude che il Grifone possa scampare alla caduta nel Purgatorio della Serie B è infatti rappresentato dai numeri. Ma a differenza di quanto avviene nella vita quotidiana, nel calcio la matematica non sempre è una scienza esatta. Nel mondo del pallone subentrano altre componenti che, nel caso dei rossoblù, sembrano inequivocabilmente condannare Criscito e compagni. Del resto quando si continua a gettare alle ortiche quella che ciclicamente viene definita come l'ultima occasione oppure quando si rinvia l'appuntamento con la vittoria per quasi un semestre, ottenendone appena una in 25 partite, non si può certo pretendere che le cose vadano d'improvviso in un verso opposto.

    RESET - La sfida tra derelitti, andata in scena ieri a Marassi, ha dimostrato se ancora ce ne fosse stato bisogno come sia per il Genoa che per la Salernitana i giochi siano ormai irrimediabilmente compromessi. La salvezza è diventata per entrambe una chimera che, onestamente, nessuna delle due meriterebbe di raggiungere. L'obiettivo dei rossoblù per i prossimi tre mesi deve a questo punto diventare un altro: trasformare una possibile e prevedibile Via Crucis in un percorso di rigenerazione che getti le basi del Genoa del futuro. Se davvero il progetto della 777 Partners prevede un programma a medio-lungo termine, l'occasione offerta dal prossimo trimestre non deve essere sottovalutata. Il domani del club più antico d'Italia potrebbe essere iniziato ieri. Con la fine di un capitolo e l'inizio di uno nuovo. Senza continuare inutilmente a sperare che quello attuale possa avere un epilogo diverso.

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