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    Genoamania:| Veloso, l'ago della bilancia

    Genoamania:| Veloso, l'ago della bilancia

    • Matteo Oneto

    Nove milioni di euro più Zapater: questo il conguaglio pagato dal Genoa allo Sporting Lisbona per assicurarsi Miguel Veloso, centrocampista centrale portoghese. Il suo trasferimento in estate aveva portato l'ennesima ventata di entusiasmo nel clan rossoblù, anche se al suo arrivo le perplessità furono tante. Sbarcato a Genova tutti si accorsero dei chili di troppo, poi c'era da considerare il cambio di vita dal Portogallo all'Italia. Il responso del campo avrebbe dato, come al solito, il risultato oggettivo dell'operazione messa a segno da Preziosi.

    Pronti via, e Veloso è subito titolare contro l'Udinese. La forma scarseggia ancora, il giocatore soffre in fase di copertura e non appare lucido quando deve impostare: meglio sostituirlo e farlo ancora lavorare, pensa Gasperini. Quindici giorni dopo arriva il Chievo a Marassi: Veloso parte dalla panchina, entra a metà del secondo tempo e sbaglia subito regalando il terzo gol agli ospiti. I dubbi dell'estate tornano alla mente. La società ci punta, Gasperini pure, ed ecco per lui l'occasione del riscatto prima contro il Parma - buona gara e niente più -, poi sotto con la Fiorentina.

    E' contro i viola che si capisce quanto questo giocatore possa diventare importante per la squadra. I primi 45 minuti sono da manuale: lanci precisi, velocità di gambe e testa e l'assist per Mesto, tanto per gradire. Quel Genoa rimane, per ora, il migliore del campionato, e solo un grande Frey evita i gol che avrebbero portato al vantaggio. Nella ripresa non è più lo stesso Grifone: la squadra torna ad essere lenta, e guarda caso il primo a scendere di colpi è proprio Miguel Veloso. Senza di lui i rossoblù tornano a fare fatica, Frey compie ancora una grande parata e finisce 0-0.

    Contro il Milan è la stessa storia. Grande Veloso nel primo tempo, grande Genoa; Veloso giù nella ripresa, Genoa incapace di reagire al gol di Ibrahimovic. L'importanza del giocatore è sotto gli occhi di tutti, adesso è fondamentale che recuperi i novanta minuti giocando il più possibile. Da quel punto in poi il Genoa saprà di che pasta è fatto, e soprattutto dove potrà arrivare.

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