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    Genoamania: diamo fiducia a Mastro Aurelio

    Genoamania: diamo fiducia a Mastro Aurelio

    • Marco Tripodi
    Adesso lasciamolo lavorare.

    L'inchiostro con cui si è scritto il comunicato ufficiale che annuncia lo sbarco al Genoa di Aurelio Andreazzoli non si è ancora asciugato eppure il malumore serpeggia già dalle parti di Pegli. Molti, troppi tifosi non sono convinti che la scelta di affidarsi al tecnico di Massa sia quella giusta. Tanti, tra scongiuri e preghiere, fanno notare come il Grifone sia stato dato in gestione ad un tecnico appena retrocesso. Altri puntano il dito sulla sua carta d'identità e su un curriculum che reca come massima esperienza appena due mezze stagioni in Serie A, nonostante un'età non più verdissima.

    Tutto vero, almeno in parte. Perché per analizzare le cose non basta leggere dei freddi numeri o delle asettiche statistiche. La caduta in cadetteria dell'Empoli, ad esempio, non è tutta da imputare ad Andreazzoli, il cui campionato è parso pesantemente condizionato dal poco felice interregno di Beppe Iachini. La riprova ovviamente non esiste ma il dubbio che con Aurelio alla guida per tutti i nove mesi forse il destino dei toscani sarebbe stato diverso c'è eccome. Quanto allo sbarco tardivo nel calcio dei grandi non può essere preso automaticamente come un attestato di inadeguatezza. Hubner, Riganò, Sarri: Sono solo alcuni nomi di gente arrivata tardi ma in grado di farsi ugualmente apprezzare ad alti livelli.

    A chi storce il naso quindi ribadisco l'esortazione iniziale: lasciamolo lavorare. Un invito che obbligatoriamente deve essere esteso anche alla dirigenza e non solo ai tifosi. E che dovrà valere anche e soprattutto a stagione in corso. Quando non si dovrà ripetere l'errore di abortire un progetto in corsa al secondo ostacolo incontrato.

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