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    Genoamania: cose buone e altre meno. Ma intanto il Grifone va...

    Genoamania: cose buone e altre meno. Ma intanto il Grifone va...

    • Marco Tripodi
    Novità e costanti. Nel bel successo del Genoa in casa della Spal emergono evidenti due linee interpretative differenti che spiegano il risultato del Mazza e in qualche modo lo legittimano.
     
    ASPETTI INEDITI - Tra i segni di discontinuità rispetto al recente passato c’è soprattutto il primo gol su azione di Massimo Coda. Una rete attesa e preannunciata dallo stesso bomber nei giorni scorsi e fortemente cercata in campo dal numero 9 rossoblù, capace di scaraventare in fondo al sacco estense oltre al pallone anche tutta la rabbia accumulata in settimane di insolito digiuno. Un gol che sa in qualche modo di liberazione per chi ha fatto delle esultanze il suo pane quotidiano e che allo stesso spalanca scenari nuovi dinnanzi ad un Grifone che ora sa di potersi finalmente affidare ciecamente al suo centravanti nei momenti di difficoltà. Che non saranno pochi, come anche la giornata di ieri ha dimostrato, malgrado la truppa di Blessin sia riuscita a vincere con più di un gol di scarto. Altro aspetto inedito per i rossoblù che fin qui non erano mai andati oltre il successo di misura. Anche il gioco, seppur a tratti, è parso finalmente più fluido e meno improvvisato rispetto alle precedenti uscite, sintomo che il gessetto del tecnico tedesco comincia a lasciare i propri segni sulla lavagna rossoblù. Altro aspetto nuovo è infine la duttilità di una rosa ampia, probabilmente unica per valore complessivo in Serie B, che ha permesso al mister di modificare profondamente il proprio 11 iniziale, ottenendo però le risposte che cercava, sia a livello individuale che collettivo.
     
    RIPROVE - Nell’altra colonna dell’analisi post-gara compaiono invece le conferme. Aspetti già emersi nelle prime sei uscite stagionali, ribaditi in terra ferrarese. Come l’incapacità del Genoa di chiudere le partite anzitempo. Vero che la rete di Gudmundsson, come già visto, rappresenta certamente un passo avanti ma il fatto che sia arrivata a soli due minuti dal 90’ dà comunque il senso di quanto ancora una volta il Grifone abbia dovuto soffrire più del lecito in una sfida che avrebbe viceversa potuto e dovuto archiviare già parecchi minuti prima. Certamente un tema su cui Blessin dovrà insistere per evitare quelle brutte sorprese già ricevute nelle scorse settimane. Ma le conferme giunte dall’Emilia non sono solo negative. Tra esse compare anche l’intesa magica che Gudmundsson e Coda dimostrano di avere fin dalla loro prima uscita ufficiale, quella di Ferragosto in Coppa con il Benevento. Uno giovane, l’altro esperto; uno nordico, l’altro mediterraneo; uno guizzante, l’altro potente. L’islandese e il campano non potrebbero essere più distanti per caratteristiche tecniche e personali. Eppure, come spesso accade nel calcio, ma pure nella vita, i poli opposti non solo si attraggono ma si incastrano alla perfezione tra essi, dando vita a una miscela esplosiva. E non è soltanto un caso se i due gol di ieri portino la firma di entrambi.
     
    PAZZA B - L’ultima delle conferme arriva infine dalla visione generale del settimo turno. I risultati, alcuni assolutamente inattesi, registrati negli altri campi di B ratificano l’equilibrio e l’indole imprevedibile di un torneo cadetto incapace di smentire la nomea che lo accompagna. In B di risultati scontati non ce ne sono e di partite facili neppure. Può sembrare un luogo comune trito e ritrito ma come dimostra l’attualità è comunque sempre la frase che meglio ne rispecchia la natura. Per maggiori dettagli chiedere a Palermo, Brescia, Reggina e Cagliari.
     
     
     

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