Genoamania, fare più con meno: il messaggio del Grifone al calcio italiano
DOPPIA DIREZIONE - Nella sessione di mercato appena conclusa il Grifone ha fatto ciò che nessuno in Italia reputa realizzabile: fare meglio con meno. Meno giocatori ma anche e soprattutto meno costo del lavoro. Un'inversione di rotta totale rispetto alla gestione precedente ma anche al confronto con il pensiero prevalente in Italia. Merito congiunto di una campagna acquisti e cessioni che si è mossa su due binari paralleli che hanno però condotto al medesimo traguardo. Se da un lato sono arrivate grandi firme a stipendi contenuti, in grado di far sognare un ritorno immediato in quella Serie A appena persa, dall’altro sono partiti giocatori che malgrado in campo avessero già dato il proprio meglio fuori pesavano abbondantemente sul bilancio societario con emolumenti fuori portata, ingiustificati dal loro rendimento. La somma che ne deriva è la sensazione che malgrado tutto con la rosa attuale probabilmente i rossoblù farebbero una discreta figura anche al piano superiore.
IL CORAGGIO DELLE IDEE - Solo per questi motivi il mercato del Genoa si meriterebbe un bel 9 pieno. Che non è 10 soltanto perché la perfezione semplicemente non appartiene alla dimensione umana. Un giudizio basato esclusivamente sull’ideologia che ha mosso la dirigenza rossoblù. Sugli effetti concreti che essa produrrà nessuno può ovviamente prevedere nulla. A dare il vero significato alla campagna acquisti-cessioni ci penserà come sempre l’unico giudice inappuntabile: il campo.
La speranza è che i risultati diano ragione alla politica della 777 Partners, permettendo alla sua inversione di tendenza di fare scuola. Per il bene non soltanto del Grifone ma di tutto il pallone nostrano.