Genoamania: sfatare il tabù Marassi ora è un obbligo
21 agosto 2016: è la data della prima giornata dell'attuale campionato ma anche quella dell'ultimo successo casalingo del Genoa, vittorioso 3-1 in rimonta sul Cagliari.
Da allora sono passati quasi due mesi e nonostante le statistiche dicano che questa è la miglior partenza in Serie A del Grifone dal dopoguerra ad oggi, i rossoblu tra le mura amiche non sono più riusciti a conquistare l'intera posta in palio.
Certo, le attenuanti per Burdisso e compagni non mancano. Nelle successive tre gare di campionato disputate al Ferraris, infatti, una è durata poco meno di mezzora, quella con la Fiorentina interrotta per pioggia al 28', un'altra ha visto i rossoblu strappare un prezioso punto ai vicecampioni d'Italia del Napoli e l'ultima è la famigerata partita con il Pescara, finita in parità anche a causa di alcune decisioni arbitrali quantomeno discutibili.
Fatto sta che ora per il Genoa è giunto il momento di riprendere la marcia e dimostrare anche in casa quanto di buono fatto vedere in trasferta.
Sulla carta non dovrebbero esserci grossi problemi, visto che l'avversario che si frapporrà tra la banda di Juric e la vittoria attualmente galleggia in penultima posizione. Eppure è proprio contro squadre potenzialmente più deboli ma molto ben organizzate tatticamente, come è l'Empoli di Martusciello, che il Genoa ha mostrato le maggiori difficoltà ad esprimere il proprio gioco.
L'esempio più lampante a tal proposito è proprio l'ultima gara interna, quella con il Pescara, avversario simile sotto molti punti di visti agli empolesi. Pur al netto delle sviste arbitrali e delle altrettanto decisive leggerezze di alcuni rossoblu (Edenilson e Pandev su tutti), quello visto in campo è stato il peggior Grifone di questo inizio di stagione.
Il dubbio è che contro squadre che vengono a Marassi con il chiaro intento di limitare i danni, i ragazzi di Juric trovino difficoltà nell'aprirsi varchi all'interno delle serratissime file difensive avversarie.
Il pericolo, quindi, è che il copione già visto contro gli abruzzesi possa essere replicato anche con i toscani, anche perché i rossoblu arrivano all'appuntamento con molte incertezze di formazione, tra squalifiche, infortuni e tardivi rientri dagli impegni con le nazionali.
Il Genoa di quest'anno, però, può contare su un asso nella manica. Un asso che viene dai balcani. Juric nella sua seppur fin qui breve carriera da allenatore ha dimostrato a più riprese di essere uno che impara molto dai propri errori.
La speranza dei tifosi è il pirata abbia già capito come assaltare il vascello empolese e consentire al Grifone di volare ancora più in alto.