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    Genoamania: che ne sarà di Andreazzoli? Lo scopriremo solo vivendo

    Genoamania: che ne sarà di Andreazzoli? Lo scopriremo solo vivendo

    • Marco Tripodi
    Se la gara contro il Milan doveva servire per chiarire una volta per tutte il futuro di Andreazzoli e del Genoa ha finito viceversa per complicare ulteriormente un quadro già confuso. Che ne sarà dell'allenatore toscano dopo l'ennesimo passo falso stagionale?  Ottenere una risposta appare meno semplice di quanto non sembri

    Sulla carta, guardando il risultato, per il tecnico di Massa la prova d'appello è stata fallita. Il quarto KO negli ultimi 5 incontri e lo scivolamento al penultimo posto in classifica sarebbero motivi più che sufficienti per far perdere definitivamente la pazienza ad Enrico Preziosi, uno capace di cacciare allenatori per molto meno. Ballardini docet. Eppure l'1-2 incassato contro i rossoneri potrebbe paradossalmente regalare ancora un po' di fiato a Mastro Aurelio.

    Il brutto Genoa spaurito e balbettante visto all'opera nelle ultime settimane appare ancora lontano dalla totale guarigione eppure qualche timido segnale di ripresa ieri sera è sembrato arrivare. Nulla di eccezionale, solo piccoli sussulti di vitalità favoriti da un avversario messo probabilmente peggio di lui, che tuttavia donano un pizzico di speranza in vista del futuro.

    Ciò non significa che di errori non ne siano stati commessi, a cominciare da un atteggiamento troppo remissivo soprattutto una volta sbloccato il punteggio. Anche Andreazzoli ci ha messo del suo, per esempio ritardando l'ingresso in campo di Goran Pandev che nei miseri 7 minuti concessigli (recupero compreso) è riuscito comunque a lasciare una zampata della propria classe dando il là all'azione del rigore poi scialacquato da Schöne.

    Ma se all'imputato Andreazzoli vengono fatte notare le responsabilità di una situazione che si sta facendo sempre più difficile, non possono essergli negate neppure le attenuanti. Almeno quelle contingenti, legate all'ultima partita. Una di queste è sicuramente il fatto di aver perso dopo 10 minuti il capitano e l'anima della squadra; un'altra è quella di essere rimasto in inferiorità numerica nel momento chiave della gara. Aspetti che non si possono tralasciare e che probabilmente avrebbero avuto un tono diametralmente opposto se solo quel tiro di Schöne fosse andato a bersaglio.

    Il calcio come la vita è però fatto di episodi. Capricci del destino in grado di modificare  l'andamento di una storia.  Se quella di Andreazzoli con il Genoa si sarà infranta sui guanti di Reina lo sapremo presto. Comunque vada mai come ora l'amletica decisione di Preziosi susciterà in ogni caso polemiche e critiche. Ma questo in casa Genoa non è certo una novità.

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