Vincere, vincere e ancora vincere. Nel calcio alla fine conta questo, e ancora una volta il Genoa ha vinto. In maniera fortunosa e non del tutto convincente, ma lo ha fatto con il cuore. Quel cuore che è nel dna del Grifone più del bel gioco e del divertimento, visto a dire il vero solo con Gasperini nella recente storia rossoblù. Malesani, in attesa di trovare le idee giuste per far divertire il 'Ferraris' e il presidente Preziosi, si gode una classifica più che sorridente e tre fuoriclasse assoluti.

Primo fra tutti, e non solo per il numero di maglia, Sebastien Frey. Il portierone francese ha blindato la porta rossoblù con interventi super nei momenti più opportuni. Ultimo della serie la respinta sul destro fulminante di Rigoni domenica scorsa. Malesani ha pubblicamente ringraziato Preziosi per averlo  portato a Genova, atto dovuto perché Frey ha il taglio del campione, è un portiere 'da punti' che con una sola parata cambia la sfida. Un estremo difensore di questo calibro conta quanto un bomber di razza.

Malesani Frey se lo è trovato in casa, mentre del suo e tanto, ha messo per risollevare Miguel Veloso. Il portoghese era sulla lista dei partenti dopo l'agghiacciante anno trascorso tra chili di troppo, infortuni e panchine. Un'estate con Malesani lo ha fatto cambiare: i chili di troppo non ci sono più e la fiducia del tecnico gli ha donato quella sicurezza necessaria per tornare quel fenomeno del centrocampo che in passato aveva trascinato lo Sporting Lisbona e Nazionale. Miguel ha un sinistro da favola, e ora che la forma fisica lo aiuta è giocatore onnipresente, capace in un solo gesto di recuperare palla e ribaltare l'azione. Insomma un regista con i fiocchi, che aiuta una squadra che vive in costruzione di gioco solo sulle sue idee.

Veloso accende la luce in partenza, Palacio cerca in ogni modo di trasformare il lavoro del portoghese in gol e punti. L'argentino predica nel deserto dell'attacco rossoblù. I suoi partner non gli sono per niente di aiuto. Caracciolo è spaesato, Pratto non è il centravanti che può attirare le attenzione della difesa avversaria, e Jankovic è troppo trequartista per inventarsi bomber. Palacio è quindi costretto a cantarsela e a suonarsela da solo, compito che in molte partite appare arduo anche per chi ha nelle vene sangue da fuoriclasse vero.

Frey, Veloso e Palacio, il Genoa che culla il sogno europeo si aggrappa ai suoi fuoriclasse per continuare la scalata in classifica. Difficile arrivare a ridosso della grandi senza un vero e proprio bomber: la società lo ha capito e sta monitorando il mercato. Magari con un numero nove di qualità da aggiungere alla lista dei fuoriclasse anche Malesani potrà avere più chance di divertire: nel frattempo il pubblico rossoblù si goda i voli di Frey, i mancini di Veloso e le accelerazioni di Palacio. Pezzi pregiati di una serie A troppo spesso noiosa e non di certo per colpa del Genoa brutto ma vincente.