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Genoamania: Babbo Natale esiste! E tifa Grifo
Per incontrarlo non serve spingersi fino al Polo Nord o avventurarsi tra i ghiacci della Finlandia. Basta imboccare l’A10 e uscire allo svincolo di Pegli, luogo in cui da qualche giorno pare che Santa Claus abbia deciso di stabilire il proprio laboratorio. Certo, riconoscerlo non è semplice. Approfittando dei bonus rottamazione erogati dal Governo la sua slitta è stata sostituita da una moderna berlina e le renne, finalmente dispensate da ogni mansione logistica, sono ora libere di restare con le zampe ben ancorate all’innevato suolo dei boschi scandinavi. Anche il suo look attuale è lontano anni luce da quello che lo ha contraddistinto nell’ultimo secolo. Via la barba, taglio netto anche ai capelli, doveroso rinnovo al guardaroba, dieta ferrea che gli ha fatto perdere un mezzo quintale abbondante, accento che vira sul romagnolo. Tirato a lucido come ai tempi migliori, il rubicondo vecchietto ora appare come un distinto signore di mezza età che stufo di aspettare il 24 dicembre tra i rigori del clima artico ha scelto di venire a svernare in Riviera, lasciando al proprio destino elfi e folletti.
Eppure, malgrado il camuffamento al contrario e tutti i tentativi messi in opera per non farsi individuare, Babbo Natale si è tradito da solo. Lo ha fatto proprio all’antivigilia del giorno per lui più importante, confermando la sua innata propensione al regalo. Incapace di resistere alla tentazione di fare felice chi crede in lui, BN (o BD come pare si faccia chiamare ora, anche se per privacy preferiamo omettere il suo nome per intero trascrivendo solo le sue iniziali) ieri sera ha compiuto qualcosa che mai gli era accaduto prima d’ora in centinaia di anni di onorata carriera al servizio degli altri: si è fatto pizzicare ai limiti orientali del territorio ligure nel pieno della sua opera filantropica. Una leggerezza inconcepibile per un professionista come lui, abituato ad eseguire blitz perfetti attraverso milioni di canne fumarie ogni anno. A tradirlo, dicono fonti di Rovaniemi che ben lo conoscono, forse un eccesso di confidenza dovuto alla presunzione che conciato come un comune mortale nessuno riuscisse a riconoscerlo. Ma il pacco contenente tre punti e una grande dose di speranza piazzato poco prima di mezzanotte, da un uomo la cui descrizione combacia perfettamente con quella su elencata, sotto gli alberi con luci intermittenti rosse e blu lascia pochi dubbi non solo sulla sua reale identità ma anche sulla sua fede calcistica. Tanto che oggi, anche a costo di imbatterci in una querela, possiamo serenamente e con certezza pressoché matematica affermare che Babbo Natale non solo esiste ma senza alcun dubbio tifa Genoa!
Gli agnostici di Santa Claus si rassegnino all’evidenza. Ciò che è avvenuto ieri in una piccola cittadina di confine non ha altra spiegazione razionale. D’altronde chi, se non lui, proprio alla vigilia di Natale poteva compiere il prodigio di restituire il sorriso a milioni di sostenitori del Grifone che da mesi vivevano in condizioni umorali pietose?