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    Genoamania: aggrappati ai rinnegati

    Genoamania: aggrappati ai rinnegati

    • Marco Tripodi
    E adesso non resta che sperare nella benevolenza altrui. Già, perchè se qualcuno pensa che questo Genoa, pur avendo formalmente il destino nelle proprie mani, possa salvarsi con mezzi suoi spreca semplicemente tempo in una vana illusione. Se c'è una certezza che questo instabile finale di campionato ci sta dando è che ancora una volta il futuro del club più antico d’Italia dipenderà dalla volontà di altri di non fare il proprio dovere.
     
    I LECCESI - A questo giro però il destino ha voluto giocare a dadi con i rossoblù che per salvarsi dovranno appellarsi al buon cuore di tante sue vecchie conoscenze, cacciate in malo modo e mai troppo rimpiante. In primis i leccesi Lapadula, Saponara e Liverani, tutti accomunati oltre che dai colori che difendono da un passato deludente al Grifone. In particolare il centravanti italo-peruviano sembra aver ricalcato la parabola ascendente seguita da tanti suoi colleghi che una volta lasciata Pegli hanno ritrovato la via del gol. Bistrattato ed insultato per un intero biennio in riva al Bisagno, giunto in Salento Lapadula si è ritrovato, tanto da arrivare in doppia cifra nella classifica marcatori. Giusto per fare un paragone quest’anno il numero 10 giallorosso ha messo a segno più gol di tutti gli attaccanti a disposizione di Nicola messi assieme, Pandev escluso. Gente arrivata in rossoblù anche per sostituirlo ma finita per farne sentire la mancanza. E poi c’è Liverani, scaricato malamente dal Genoa ad inizio carriera con etichette decisamente poco piacevoli che lui piano piano sta riuscendo a scollarsi di dosso e che ora potrebbe prendersi la più clamorosa e, dal suo punto di vista, gustosa delle rivincite.
     
    I VERONESI - Insomma, come spesso succede, il calcio sta dando ad alcuni suoi protagonisti la possibilità di vendicarsi del passato. Ma il quadro non è finito qui. Se sperare in una giornata storta degli ex genoani di Puglia appare troppo ottimistico, si potrà sempre fare appello al passato rossoblù di tanti prossimi avversari del Grifone oggi domiciliati in riva all’Adige. Proprio come il Lecce anche l’Hellas appare infatti quasi una colonia di rinnegati del Genoa. A cominciare dal suo allenatore, Ivan Juric. Amatissimo come calciatore, sbeffeggiato a più riprese come tecnico. Che porti il Grifo nel cuore nessuno lo mette in dubbio e forse anche per questo ci terrà in qualche modo a veder soffrire il fedifrago amante. Un po’ come Miguel Veloso, legato al rossoblù non solo da questioni calcistiche. Il suo rapporto di parentela acquisita con il presidente Preziosi è stato uno dei principali motivi di tensione con una tifoseria che non ha mai lesinato insulti nei confronti suoi e della consorte, anteponendo questioni personali a quanto espresso sul campo. L’elenco dei genoani di Verona potrebbe poi proseguire con altri nomi: il prestato Gunter, meteora in Liguria e protagonista in Veneto, il redivivo Lazovic, il vecchio leone Bocchetti.
     
    Dalla volontà di tutti loro dipenderanno le sorti del Grifone che per ancora una volta dovrà appellarsi a santi non suoi per riuscire a salvare la pelle. Un piccolo esercito a cui ora si chiede di alimentare le speranze di salvezza di chi lo ha rinnegato. Comunque andrà a finire sarà ad ogni modo una sconfitta. L'ennesima.
     

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