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Genoamania: ecco perché l'arrivo di Perinetti era necessario
A non piacere sembra non essere tanto l'ex dirigente tra le altre di Juventus, Roma e Napoli quanto il fatto della sua stessa nomina. In molti vedono infatti nell'arrivo di Perinetti una contraddizione di quanto Preziosi continua a ripetere dopo che è naufragata la trattativa con Gallazzi, ossia che il Genoa è ancora in vendita. Anzi, secondo un pensiero piuttosto diffuso, il contratto triennale fatto firmare al nuovo DG rossoblu sarebbe la conferma della non volontà di cedere il club da parte del Joker.
Premesso che nè io nè nessun altro, che non sia evidentemente il diretto interessato, sa quali sono le reali intenzioni di Preziosi, non credo che questa scelta possa influire su un'eventuale futura trattativa. Quel che è certo e sotto gli occhi di tutti è che il Genoa in questo momento ha bisogno di una figura capace e carismatica in grado di fare da tramite tra una dirigenza che, per sua stessa ammissione, è ormai fisiologicamente stanca e una squadra svogliata e demotivata. Qualcuno che alzi la voce nello spogliatoio quando le cose vanno male o che metta la faccia davanti alle telecamere quando è necessario farlo.
Insomma, qualcuno che prenda le redini di una squadra allo sbando e la rimetta in careggiata. A dispetto di quanto si possa pensare una retrocessione in serie B non gioverebbe infatti a nessuno, in primis ad Enrico Preziosi, che vedrebbe svalutato in maniera esponenziale il bene che intende cedere.
Ecco allora che il ricorso ad una persona abile ed esperta come Perinetti può rappresentare quella ciambella di salvataggio alla quale il Grifo deve cercare di aggrapparsi per uscire dai violenti marosi della zona retrocessione. Se poi la nomina del dirigente romano dovesse rivelarsi un fiasco sarà il tempo a dirlo. Intanto lasciamolo lavorare in santa pace, tanto peggio di così...